Secondo una perizia di parte, Maradona sarebbe “morto per arresto cardiorespiratorio” impossibile da prevedere. La procura: «Perizia priva di fondamento logico»
Potrebbe esserci una svolta nel caso che riguarda la morte di Diego Armando Maradona. Secondo la perizia chiesta da uno degli imputati, el Pibe sarebbe morto per cause naturali. O meglio, il rapporto di parte parla di un battito cardiaco rapido e irregolare che può essere di origine naturale o la causa di fattori esterni come una droga assunta da Maradona in passato. A scrivere della possibile svolta è La Nacion che riporta anche della diffidenza della procura rispetto a questa perizia di parte.
I dubbi sulla morte di Maradona
A condurre la nuova perizia è stato il “l’esperto forense Pablo Ferrari” secondo cui “Maradona è morto per infarto e non era possibile prevederlo perché negli ultimi due anni di cure non aveva avuto sintomi legati a patologie cardiache“.
Nella perizia richiesta dalla difesa di uno degli otto operatori sanitari imputati per l’omicidio del Pibe si legge:
“Maradona, 60 anni, è morto per arresto cardiorespiratorio, secondario ad edema polmonare acuto, causato da insufficienza ventricolare sinistra acuta, in una condizione agonizzante di breve durata, stimabile in minuti o, al massimo, poche ore“.
I dubbi della procura argentina
La Nacion ha interpellato anche Patricio Ferrari, viceprocuratore generale di San Isidro, che ha dichiarato: «Dalla Procura della Repubblica segnaliamo che non vi è alcun colpo di scena o qualcosa di simile. La versione del perito, severamente messa in dubbio dalla Procura in questo processo e in altri contraddice il lavoro di 21 esperti che per tre mesi hanno esaminato tutte le prove del caso durante la riunione medica interdisciplinare».
E ancora:
«La sua relazione appare assolutamente priva di fondamento logico e basata sull’analisi di solo un minimo segmento delle prove offerte dalla difesa di Leopoldo Luque e non di tutte le prove raccolte del caso in quasi quattro anni, e dietro le prove e le domande segnalate dalla Procura. La versione di questo esperto, la cui specialità non è la cardiologia, sarà interrogata dai pubblici ministeri nel processo stesso».
Il processo per la morte di Maradona avrà inizio il 4 giugno prossimo.