Si è rivisto il Napoli scudettato, segno che all’intervallo l’allenatore ha toccato le corde giuste. Il vento d’Europa torna a soffiare, almeno in ottica Europa League

Il giorno dopo Monza-Napoli, vittoria azzurra per 2-4, Massimo Ugolini fornisce ulteriori aggiornamenti sulla squadra allenata da Calzona. L’inviato di Sky Sport ha rivelato una piccola indiscrezione circa le parole usata dall’allenatore durante l’intervallo della partita.
Si è rivisto il Napoli scudettato
Le parole di Ugolini:
«Si è rivisto il Napoli scudettato. Con i giocatori che hanno fatto la differenza la scorsa stagione. I gol meritano l’attenzione ma Osimhen come LeBron, è saltato fino a due metri e ventitré. Una partita sconcertante. Sono bastati meno di 14 minuti a Calzona per dare la motivazione giusta. Non è questione di modulo o principi di gioco, ma della testa dei giocatori. Squadra rientrata in campo con sei, sette minuti in anticipo, il segnale che lo stimolo era arrivato e Calzona ha saputo toccare le corde giuste. Per la prima volta c’è stato il pugno duro dell’allenatore. Vento d’Europa che torna a soffiare sul Napoli almeno in ottica Europa League. Ovvio che servirà il segnale di continuità, a cominciare dalla gara interna contro il Frosinone. Oggi giorno di riposo».
Ora basta, Di Lorenzo, Anguissa e Calzona hanno strigliato la squadra nell’intervallo (Corsport)
È apparso evidente ieri contro il Monza la differenza tra il Napoli che ha giocato il primo tempo e quello sceso in campo nella ripresa quando la squadra nel giro di 10 minuti ha ribaltato il risultato tornando a giocare come sa e come faceva l’anno scorso. Il Corriere dello Sport oggi ha commentato questo cambio di rotta. Le difficoltà ci sono state, ma basta alibi:
“E che in campo ci sono tutti quelli che hanno cavalcato scugnizzi e imprendibili verso la gloria. E che d’accordo, Kim è al Bayern con i suoi problemi, ma Osi, Kvara, Zielinski, Anguissa, Di Lorenzo, Politano e gli altri sono tutti qua. Contestati dal popolo, definiti «mercenari senza attributi» e poi strigliati a dovere proprio dal capitano, da Frank e da Calzona tra il primo e il secondo tempo. Perché va bene tutto, ma ora basta. E così dopo 45 minuti a balbettare tra gli sberleffi della gente, le infilate di Zerbin e Colpani e le crisi di identità accentuate dall’aggressività del Monza, accade qualcosa: una magia”.
Dopo la strigliata il Napoli ha cambiato rotta
“È un segnale. Che poi, dopo la strigliata dei senatori e di Calzona negli spogliatoi, diventa reazione: entra Politano e la catena con Anguissa e Di Lorenzo macina tutto e tutti; Osimhen vola insieme con la fiducia. Il Napoli è rabbioso, furioso, implacabile: il pallone corre veloce, il gioco si apre in ampiezza e va in verticale con qualità, e il Monza, con Bondo per Akpa-Akpro e Ciurria per Zerbin, perde sostanza in mezzo e velocità in ripartenza”.