I nomi dei due popolarissimi calciatori, insieme alla dicitura “B/B”, erano usati per indicare la qualità dei tagli da 50 euro in ordine decrescente
È stata sgominata ieri la banda dei falsari del Clan Mazzarella: 63 persone sono finite in manette tra Napoli e la Francia. Un traffico internazionale con un volume di circa 60 milioni di euro contraffatti, banconote da 50 e 100 euro di pregevole fattura immesse sul mercato.
Oltre 60 milioni di banconote false sono state immesse in Europa, molte delle quali sono ancora in circolazione. Gli euro fasulli – creati dai falsati della ‘Napoli Group’ – venivano venduti perfino in una congregazione religiosa a un decime del valore nominale e fruttavano 6 milioni di euro l’anno.
Maradona e Pelè per identificare le banconote false
Repubblica oggi svela un particolare che attiene al mondo del calcio su come veniva condotto lo spaccio di banconote false a Napoli. I nomi di Maradona e Pelè venivano infatti utilizzati per indicare la qualità delle banconote contraffatte
Maradona era meglio di Pelè, ma nel “basso” di vico Vetriera Vecchia si parlava di soldi falsi, non di calcio. Ogni giorno, domeniche comprese, in questo piccolo locale del quartiere Mercato-Pendino si spacciavano banconote contraffatte destinate ad essere vendute non solo in Italia, ma in diversi paesi d’Europa, Francia, Grecia, Spagna.
I nomi dei due popolarissimi calciatori, insieme alla dicitura “B/B”, indicavano la qualità dei tagli da 50 euro in ordine decrescente, con il campione argentino rigorosamente davanti al brasiliano”.