Lo spagnolo ha annunciato il ritiro dal torneo sui social: “Ho un edema muscolare al pronatore rotondo dell’avanbraccio, come conseguenza della mia ultima lesione”

Alcaraz si ritira dal torneo di Roma. Il tennista spagnolo non è stato al 100% nel torneo di Madrid a causa di un problema al braccio che lo aveva costretto al ritiro a Montecarlo.
Il problema è peggiorato e ora è arrivata la diagnosi: edema muscolare al pronatore rotondo dell’avambraccio.
Alcaraz: “Ho bisogno di riposo per recuperare”
Lo ha scritto il murciano sui suoi social:
Ho sentito dolore al braccio dopo aver giocato a Madrid. Oggi ho fatto degli esami e ho un edema muscolare al pronatore rotondo dell’avanbraccio, come conseguenza della mia ultima lesione.
Sfortunamente non posso giocare a Roma. Ho bisogno di riposo per recuperare e giocare senza dolore al 100%.
Sentí dolor después de jugar en Madrid, molestias en mi brazo. Hoy me hecho unas pruebas y tengo un edema muscular en pronador redondo, consecuencia de mi última lesión. Desgraciadamente no voy a poder jugar en Roma. Necesito descanso para recuperarme y poder jugar sin dolor al… pic.twitter.com/hCm87LLIhH
— Carlos Alcaraz (@carlosalcaraz) May 3, 2024
Anche Sinner non è in ottima forma. L’italiano è stato costretto al ritiro da Madrid per un problema all’anca e ora si attendono i risultati degli esami per capire se giocherà a Roma.
Sono da accertare anche le condizioni di Daniil Medvedev, che ha vinto proprio a Roma l’anno scorso e ieri si è ritirato durante la partita contro Lehecka a Madrid.
Il tennis ha un problema di infortuni. Cosa disse Gaudenzi a TuttoSport nel 2021
L’infortunio di Berrettini alle Atp Finals a molti ha ricordato quello, molto più grave, di Andrea Gaudenzi in finale di Davis nel 1998. “In realtà io ci ho lasciato un braccio, mi si è rotto un tendine”, dice Gaudenzi in un’intervista a Tuttosport. Ora Gaudenzi è presidente dell’Atp. E la questione calendari zeppi è un problema evidenziato anche dai due ritiri al Masters di Torino, dove ha lasciato anche Tsitsipas.
“Con i nuovi Masters 1000 di 12 giorni ci sarà un giorno in più di riposo, con una partita in più. La difficoltà è giocare 2 tornei consecutivi come Indian Wells e Miami e poi Toronto e Cincinnati. Lì ci si stanca e si rischiano infortuni. Sul tema del riposo, anche fra giocatori ci sono diverse teorie: chi preferirebbe mini pause in stagione, come fa Federer, altri vorrebbero 3 mesi di stop. Ma il giocatore di alto livello gioca 18-20 tornei, può prendersi le pause, mentre accorcia la stagione con 4 pali fissi, gli Slam, è dura. Gli atleti, poi, sanno gestirsi molto meglio di un tempo in termini di programmazione, prevenzione infortuni, alimentazione”.