Ha mandato a quel paese l’intera dirigenza juventina, Giuntoli in testa. Minacciato il direttore di Tuttosport. La Juve potrebbe licenziarlo per giusta causa
Allegri è diventato simpatico ai napoletani. Ed è senza panchina (De Laurentiis ci pensi)
Stamattina parlando con un po’ di persone mi è venuto il sospetto che si sia verificato un evento miracoloso. Massimiliano Allegri è diventato simpatico ai napoletani. Lui, sì proprio lui, era l’emblema dell’arroganza bianconera. Ieri sera in pochi minuti è cambiata la narrazione del personaggio. A leggere quanto riportato da almeno un quotidiano online, ha mandato a quel paese nell’ordine l’arbitro, il quarto uomo, il designatore Rocchi. E già questo costituisce un titolo di merito per una comunità che si è sempre sentita, a torto o a ragione, vessata dagli arbitri. In più ha mandato a quel paese Giuntoli ed avrebbe urlato (sempre stando alla narrazione dominante) “nessun dirigente della Juve si presenti alla premiazione”. Secondo titolo di merito quindi, avere insolentito l’intera dirigenza juventina. Infine, dulcis in fundo, avrebbe rivolto pesanti espressioni addirittura minacciandolo al direttore di Tuttosport, agli occhi dei tifosi partenopei vessillifero della stampa nordista. Insomma in pochi minuti Massimiliano Allegri potrebbe aver conquistato le simpatie del popolo calcistico napoletano.
La bomba Allegri
Prescindendo dalla ragionevolezza e dalla opportunità del suo comportamento, quanto avvenuto non può essere sottovalutato. Perché rappresenta una rottura clamorosa tra un allenatore che ha vinto cinque scudetti a Torino e la cosiddetta Vecchia Signora. Tanto che a leggere il commento su un quotidiano addirittura per Massimiliano Allegri si aprirebbero le porte di un licenziamento in tronco per “giusta causa”. Insomma una bomba, in barba alla narrazione dell’attaccamento alla maglia, del tecnico aziendalista, della società da mulino bianco e quant’altro.
Lo ripetiamo, non vogliamo qui esprimere un plauso ad un comportamento che appare per molti versi poco urbano. Ma non possiamo non rilevare che esso probabilmente è stato il terminale di un logorio, addirittura di un assedio mentale, messo in campo da chi (ma chi se non un raffinato esperto di tranelli e trabocchetti?) a questo voleva spingerlo per liberarsene. Magari senza nemmeno dovergli pagare lo stipendio per un anno. Certamente un uomo come Allegri genera fastidio e gelosia. Per fare soltanto un esempio, se un giocatore ambiva ad andare alla Juventus, quasi certamente la prima telefonata la faceva a Massimiliano Allegri. E basterebbe questo per produrre anticorpi.
Ma in fondo si è recitata una commedia con i toni della tragedia. Il calcio è pur sempre un gioco. Ricordando con Sacchi che è la cosa più importante delle cose non importanti, ci piace sorridere immaginando Allegri che parte lancia in resta da solo contro arbitri, dirigenti e giornalisti e grida leopardiamente “combatterò, procomberò sol io !”
Intanto, al di là degli scherzi, da ieri sera Allegri è senza panchina. E quindi sul mercato. Si attendono offerte. Anche dal Napoli? Mai dire mai. Tanto più che è diventato simpatico.