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Ancelotti: «Domani gioca Courtois. Le rimonte? Succedono così tante volte che non è un caso»

In conferenza: «La finale di Champions è la partita più importante e la più pericolosa. Così vicina che hai paura che scivoli via. Ognuno la gestisce a modo suo»

Ancelotti: «Domani gioca Courtois. Le rimonte? Succedono così tante volte che non è un caso»
Madrid (Spagna) 20/09/2023 - Champions League / Real Madrid-Union Berlino / foto Imago/Image Sport nella foto: Carlo Ancelotti ONLY ITALY

Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid, in conferenza stampa prima della finale di Champions League contro il Borussia Dortmund, in programma domani sera.  Il penultimo atto della cavalcata blancos di questa stagione. Le parole di Ancelotti riportate da Marca.

Ancelotti: «Siamo così vicini al successo che abbiamo paura»

«La squadra è concentrata, con fiducia per tirare fuori il meglio di noi. Dobbiamo avere fiducia per giocare la partita più importante della stagione, ma con molto rispetto per l’avversario, che ha guadagnato sul campo la finale».

Ancelotti nervoso? Un commento sulle parole di Rodrygo:
«Sono molto felice di essere qui. Non è la prima volta e spero che non sia l’ultima. Ci siamo divertiti nelle precedenti edizioni, ho fiducia nei miei atleti, come ce l’ho in Rodrygo, che darà tutto. Rodrygo è stato un pezzo molto importante, lo è e lo sarà, senza dubbio».

Gioca Courtois?
«Lunin ha avuto l’influenza e domani ci raggiungerà e sarà in panchina. Gioca Courtois»

Il discorso di Ancelotti prima della finale:
«La cosa più importante per questo tipo di partite è trasmettere idee chiare nella testa dei giocatori. Più saranno chiare meno nervosa sarà la squadra. Le emozioni arrivano e ognuno le gestisce secondo il proprio carattere. Noi avremo emozioni,  ci sarà preoccupazione, paura… Ma la paura è una parte importante per fare bene le cose. La squadra ha dimostrato due cose molto importanti in questa stagione: qualità e sacrificio. L’atteggiamento collettivo è stato impressionante. E il sacrificio e la qualità sono stati fondamentali».

La tranquillità di Ancelotti del Real Madrid negli ultimi minuti… da dove viene?
«È difficile rispondere a questa domanda. Questo club ha qualcosa di speciale. Quello che succede qui non è un caso. La storia, la tradizione, il carattere, la qualità… Succede così tante volte che non è un caso».

Differenze tra questa finale e quella del 2014:
«Ho dieci anni in più! (ride) Ma mi sento ancora giovane. La squadra del 2014 ha fatto un ottimo lavoro e ci sono giocatori che sono ancora in circolazione. Ciò che hanno fatto questi giocatori è incredibile».

Vincere è un obbligo?
«La Champions non è un’ossessione. Vincere la Champions è una cosa molto importante. La stagione di questa squadra è stata molto vincente, qualunque cosa accada domani in finale».

La chiave di questo modello:
«L’atteggiamento e lo spirito».

Ancelotti sul peso della Champions:
«La finale di Champions League è la partita più importante e la più pericolosa. Devi goderti al massimo questa partita. C’è la paura che possa andare male. Una Champions League vicinissima e hai paura che scivoli via. Ognuno di noi la vive e la gestisce a modo suo».

 

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