Al canale Youtube Colinterview: «Penso fosse legato ai miei genitori. Spesso diciamo che dobbiamo parlarne, io non l’ho fatto. Se l’avessi fatto, penso che mi avrebbe fatto bene»
![Aubameyang: «Sono sicuro di essere andato in depressione, avevo iniziato a bere molto all’Arsenal» Aubameyang: «Sono sicuro di essere andato in depressione, avevo iniziato a bere molto all’Arsenal»](https://www.ilnapolista.it/wp-content/uploads/2022/10/esult_gol_Aubameyang_MG06623.jpg)
C’è stato un momento nella carriera di Pierre-Emerick Aubameyang in cui aveva perso la gioia di vivere ed era caduto in depressione. Lo racconta lo stesso attaccante nel corso di un’intervista al canale Youtube Colinterview.
Aubameyang: «Penso fosse legato ai miei genitori»
Le parole di Aubameyang:
«Sono sicuro di essere andato in depressione, avevo iniziato a bere molto quando ero all’Arsenal. È stato un periodo pesante, difficile. È iniziato poco prima di lasciare l’Arsenal. Penso fosse legato ai miei genitori. È un problema che colpisce molte persone, è normale. Spesso diciamo che dobbiamo parlarne, non c’è vergogna in questo. Anche se io non l’ho fatto, so che può davvero aiutare. Le persone hanno bisogno di aprirsi; se l’avessi fatto, penso che mi avrebbe fatto bene».
«Avevo bisogno di un po’ di energia, di riscoprire la gioia di vincere. È stato un disastro», ha concluso Aubameyang.
Fredy Guarin: «Sono un alcolizzato al 100%, ero vicino alla morte»
Molti calciatori cadono in dipendenze rischiose per la proprio salute, fisica e mentale. Prima di Aubameyang, l’ex centrocampista dell’Inter Fredy Guarin ha confessato la sua dipendenza. La Gazzetta dello Sport ha ripreso l’intervista alla rivista Semana dell’ex centrocampista in ci ha parlato a ruota libera della sua dipendenza dall’alcool e ha raccontato i momenti difficili che ha vissuto:
«Purtroppo a un certo punto mi sono lasciato ‘distrarre’ e mi sono aggrappato all’alcol: ho commesso molti errori, ho preso decisioni sbagliate, ho ferito molte persone, ho fatto stare male i miei cari e i miei amici. Sui social sono stato immortalato in situazioni brutte o strane perché l’alcol è sempre stato il peggior fattore scatenante per tutto ciò che mi accadeva»
«Sono due: la morte e il carcere. Ho una frase tatuata, l’ho scritta io stesso: ‘Ho paura della morte e del carcere’ e, senza saperlo, vivevo in un carcere condannato a morte. Volete sapere se sono stato vicino alla morte o al carcere? Sì, la verità è che in quel cammino oscuro che stavo facendo ero vicino alla morte perché non avevo rispetto, non avevo limiti, non avevo coraggio e mi lasciavo portare ogni giorno più in là in quel buco. Ho bussato alle porte dell’inferno», ha concluso Guarin.