Difficilmente ci saranno investitori pronti a esborsi in tripla cifra per accaparrarsi un club che è assente dalla serie A da 13 anni
Sul Corriere del Mezzogiorno, edizione pugliese, ci si chiede quale sarà il futuro del Bari. La squadra della famiglia De Laurentiis dovrà affrontare i playout contro la Ternana per rimanere in Serie B. Ma anche in caso di permanenza nella serie cadetta, i De Laurentiis rimarranno alla guida del club?
De Laurentiis decisi a proseguire a Bari? Moralmente forse no
Scrive il quotidiano:
“Al culmine di una stagione maledetta, la vera domanda è che ne sarà del Bari di De Laurentiis. L’estate che sta per iniziare sarà caldissima per Luigi De Laurentiis, contestato senza soluzione di continuità, al punto da finire sotto scorta per la veemenza delle polemiche. Teoricamente ci sarebbe ancora spazio per andare avanti, visto che il consiglio federale ha deciso di prorogare il termine per sciogliere le multiproprietà all’inizio della stagione 2028/2029. Quindi almeno per altre tre annate i De Laurentiis non avrebbero la necessità di vendere. Ma sarebbero così decisi a proseguire? Moralmente forse no, ma la sensazione è che al momento sia proprio questa la soluzione più probabile. Il valore assegnato dalla Filmauro al Bari è notevole e non è un mistero che parecchie richieste siano state già respinte al mittente“.
“Difficilmente si rassegnerebbe, il patron biancorosso, a cedere un club depauperato di parte del suo valore. Ma altrettanto difficilmente ci sarebbero investitori pronti a esborsi in tripla cifra per accaparrarsi un club che è assente dalla serie A da 13 anni“.
Una soluzione ci sarebbe, ma dipende, come sempre, da De Laurentiis:
“La scelta di De Laurentiis porta la firma di Antonio Decaro, i futuri sviluppi saranno condizionati pure dall’esito del voto in Comune. Il Bari piace ai baresi, agli italiani e all’estero, ma le condizioni saranno dettate dai De Laurentiis e non ci si sorprenderebbe se alla fine decidessero di rimanere alla guida per prendersi una rivincita e lasciare a testa alta“.