Cartelle esattoriali evase e quell’avviso di un’indagine che potrebbe portare a un processo. Prodigio sul campo, fantasma per il Fisco
Il caso Camila Giorgi. Ieri è tornata a parlare su Instagram confermando il ritiro dai campi da tennis. Non ha specificato dove si trova. Il suo allontanamento è diventato un mistero. Secondo il Corriere della Sera, il Fisco le avrebbe pignorato 480 mila euro per contributi non versati.
Il fisco è sulle tracce di Camila Giorgi dal 15 aprile scorso
Scrive il Corriere della Sera:
Riappare (ma solo virtualmente) ed è subito congedo: «Sono felice di annunciare formalmente il ritiro dalla mia carriera tennistica» scrive su Instagram. Camila Giorgi si scioglie dall’abbraccio con i fan a un mese suppergiù dalla sua sparizione. Motivo? Un contenzioso con il Fisco. Ora che la tennista si rivela scoperta sul fianco (insidioso) delle tasse da pagare neppure papà Sergio può aiutare. il Fisco che le ha pignorato 480 mila euro presso la Federtennis. Lo Stato italiano è sulle tracce di Giorgi dal 15 aprile scorso, quando, i funzionari delle Entrate di Firenze (lei risiede a Prato) avrebbero dovuto recapitarle tutta la documentazione del caso. Cartelle esattoriali evase. Conti da pagare. E quell’avviso, da prendere assai sul serio, di un’indagine che potrebbe portare a un processo. Camila non ha mai presentato una regolare dichiarazione dei redditi come prevede la legge. Mai una compilazione. Mai un versamento. Prodigio sul campo, fantasma per il Fisco. Ora la fuga di Camila diventa materia per i magistrati. Perché, come è noto, il Fisco avvisa il contribuente in difetto proponendogli di pagare il dovuto, magari a rate. Ma poi, nel caso in cui non si trovasse accordo, il rischio è una condanna per evasione. E allora addio sponsor.