Il Messaggero: c’entra il rinvio a giudizio per le false certificazioni Covid? Vecchie pendenze di papà con investitori vari? Le imposte pendenti all’Erario di Stato?
Che fine ha fatto Camila Giorgi? La ct Garbin: «un po’ di preoccupazione c’è». Lo scrive Il Messaggero:
AAA Cercasi disperatamente Camila Giorgi. Non da oggi, che misteriosamente si ritira senza proclami, e non risponde al telefono e ai messaggi, il mondo del tennis si interroga sull’Andre Agassi delle donne. Un personaggio da sempre avvolto dal
mistero.
I vicini sbirciano invano fra le persiane sbarrate dell’ultimo domicilio conosciuto, di Calenzano, Prato. Sfumano le ultime immagini Instagram di Camila col marchio Giomila, la linea d’abbigliamento un po’ floreale e un po’ osé creato dalla mamma.
L’ambiente fa le faccine furbette di chi sa. Il rinvio a giudizio per le false certificazioni di vaccinazione contro il Covid sulla base della confessione di una dottoressa vicentina, indagata per aver prodotto i documenti falsi, che avrebbe fatto anche il nome della Giorgi? Le vecchie pendenze di papà con investitori vari? Le imposte pendenti all’Erario di Stato?
La ct azzurra della Billie Jean King Cup, Tathiana Garbin, fa da portavoce: «Mi dispiace perché anche io non sono riuscita a sentirla, un po’ di preoccupazione c’è. L’ultima volta non mi ha dato disponibilità per venire a Siviglia con la squadra per un problema al piede. Mi auguro che stia bene, che non ci siano problemi e che abbia lasciato con serenità questo sport che le ha dato tanto. Per chi ha raggiunto i vertici è difficile ripartire dalle qualificazioni e con un ranking basso. Una conclusione forse era necessaria».
Camila Giorgi si è cancellata dal protocollo antidoping, c’è chi la vuole all’estero per problemi in Italia
Camila Giorgi si è cancellata dal protocollo antidoping, c’è chi la vuole all’estero per problemi in Italia. A scriverlo è il Corriere della Sera:
Prima ancora di comunicare la volontà di smettere alla Wta, il circuito professionistico femminile, infatti, con un colpo di mano di cui non aveva informato nessuno Camila si è cancellata dal protocollo antidoping ed è stato chi ha avuto la curiosità di andare a scartabellare il file (pubblico) dell’ente responsabile dell’integrità del tennis (Itia si occupa di sostanze proibite e scommesse) a scoprire che Giorgi non è più una tennista in attività dal 7 maggio, data d’inizio degli Internazionali del Foro Italico, a cui non era iscritta. Attonita, la Wta l’ha cercata per un commento, trovando telefoni staccati (il suo, quello del padre, quelli dei fratelli Leandro e Amadeus), un messaggio vago e sibillino (Camila farà sapere qualcosa di sé non prima del Roland Garros, forse) e l’eco di un’indiscrezione che la vorrebbe trasferita precipitosamente all’estero per problemi in Italia. Di certamente vero, agli atti, c’è il recente rinvio a giudizio da parte della Procura di Vicenza per la questione delle false certificazioni Covid («Le indagini sono su una dottoressa vicentina che per coprirsi le spalle ha fatto nomi di personaggi famosi: io mi sono vaccinata in diversi posti, sono tranquilla» aveva detto nell’ultima intervista al Corriere), coinvolta anche la cantante Madame.