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Ci ha pensato la pubalgia a far fuori Acerbi dalla Nazionale

Avremmo preferito che lo facesse Spalletti ma tant’è. Il Dio del calcio non lo ha voluto. Al suo posto, Gatti.

Ci ha pensato la pubalgia a far fuori Acerbi dalla Nazionale
Db Roma 12/11/2021 - qualificazioni Mondiali Qatar 2022 / Italia-Svizzera / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Francesco Acerbi

Ci ha pensato la pubalgia a far fuori Acerbi dalla Nazionale.

Il Dio del calcio non lo ha voluto all’Europeo dopo le accuse di razzismo e la scandalosa difesa da parte di Spalletti e Gravina. Avremmo preferito che a decidere fosse il commissario tecnico ma evidentemente non è pronto per questi temi.

Il difensore dell’Inter non parteciperà all’Europeo 2024 perché dovrà operarsi, probabilmente lunedì. Domani inizierà il raduno dell’Italia a Coverciano.

Acerbi non giocherà l’Europeo, Spalletti convoca Gatti

Il ct Luciano Spalletti ha preallertato Federico Gatti, difensore della Juventus, che era rimasto fuori dalla lista dei 30 pre-convocati.

Avremmo preferito un’esclusione del Ct per il difensore nerazzurro

La convocazione di Nicolò Fagioli in Nazionale, almeno nell’elenco dei trenta che poi Luciano Spalletti dovrà scremare, ha suscitato un bel po’ di indignazione. Ovviamente nel paese reale: sui social, nei bar, negli spogliatoi dei campi di calcetto. Insomma quella roba là, potremmo aggiungere le recite dei figli a scuola: una penitenza occidentale che è l’equivalente dei toscani per la celeberrima serie tv Boris. L’indignazione è riassumibile nella battuta “indubbiamente la convocazione di Fagioli è una scommessa” (di Maurizio Crosetti su X). Fagioli è stato squalificato perché coinvolto in un giro di scommesse sportive illegali. Condannato a dodici mesi che di fatto tra una prescrizione e l’altra sono diventati sette.

Diverso invece il caso di Acerbi. La sua convocazione non è certo una sorpresa. Ma la sua difesa, molto pelosa, all’epoca della vicenda razzismo con Juan Jesus, fu una presa di posizione profondamente spiacevole sia da parte della Federcalcio con Gravina sia del commissario tecnico Spalletti che si spese con parole al limite della nauseabondo. Come ad esempio: «secondo me a livello di pubblicità siamo forse sopra quello che è avvenuto nella realtà». O, ancora: «Bisogna andarci piano, sono entrambi bravi ragazzi». C’entrava come il cavolo a merenda. O gli ha detto “sporco negro” o non gliel’ha detto. La giustizia sportiva ha ritenuto di non avere prove. Ma la difesa preconcetta e preventiva di Gravina e Spalletti è stato un momento deprimente, e ci teniamo bassi. Diciamo anche squallido. Poi Acerbi segnerà il gol che ci farà vincere l’Europeo. Non sposterebbe di un millimetro i termini della vicenda.

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