L’accordo economico è stato trovato sulla base di un triennale da 9 milioni di euro a stagione, più 1 di bonus in caso di vittoria del campionato.
Mc Roma 16/10/2023 - trasmissione Tv ‘Belve’ / foto Mario Cartelli/Image
nella foto: Antonio Conte
Conte al Napoli è solo questione di tempo. Domenica scorsa c’è stato lo scambio di documenti, De Laurentiis vuole chiudere la trattativa entro il 2 giugno e organizzare una presentazione in grande stile.
C’è l’accordo per un triennale da 9 milioni
Lo scrive l’edizione online della Repubblica:
“Il conto alla rovescia vale anche per Antonio Conte. Domenica scorsa il primo scambio di documenti tra le parti, con gli avvocati del Napoli e di Conte che hanno iniziato a visionare le pagine. L’accordo economico è stato trovato sulla base di un triennale da 9 milioni di euro a stagione, più 1 di bonus in caso di vittoria del campionato. L’obiettivo del presidente Aurelio De Laurentiis è chiudere la trattativa entro il 2 giugno, per poi organizzare la presentazione del tecnico leccese in grande stile. Di Lorenzo vuole andare via
La dirigenza del Napoli è alle prese anche con il caso legato a Giovanni Di Lorenzo. Il capitano vuole lasciare la squadra – Conte cercherà di fargli cambiare idea – perché, come spiegato dal suo procuratore, non sente più la fiducia della società. Di Lorenzo piace moltissimo alla Juventus ma anche alla Roma di Daniele De Rossi. Il prezzo di partenza è di 20 milioni di euro, entrambi i club però sperano di raggiungere un accordo con il Napoli intorno ai 15 milioni”.
La Triade Antonio Conte, Giovanni Manna e Gabriele Oriali “relega”
il presidente De Laurentiis al proprio ruolo. De Laurentiis è stato scottato da un’annata amarissima che si aspettava decisamente più dolce. L’augurio è che nel tempo la nuova “triade” diventi temuta e vincente, come quella di Moggi, Giraudo e Bettega. Senza Calciopoli, ça va sans dire.
Non è un’invasione dei lanzichenecchi, ma il corposo investimento su figure pesanti e pensanti rappresenta una discontinuità marcata nel ventennio a trazione Filmauro.
De Laurentiis non sarà più l’unico frontman societario, non può più esserlo. L’ultima annata ne ha la fiaccato verve, e ne ha diminuito la credibilità dialettica in tutte le materie che ha toccato: squadra, tecnici presenti e passati, stadio, centro sportivo e mercato. Sarà importante che tutti in società parlino la stessa lingua, che abbiano unità d’intenti per ottenere obiettivi e riconoscimenti, di cui entrambe le parti sono affamate.
Con l’arrivo di Conte finisce, dopo undici anni con due coppe Italia (l’altra appartiene al primo Mazzarri), una supercoppa ed uno scudetto, l’epoca dell’internazionalizzazione. Aggettivazione vetusta, invero pomposa ed anche un po’ vuota. Iniziata con Benitez, alimentata da Sarri, nobilitata da Carlo Ancelotti ed infine sublimata da Luciano Spalletti.
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