In conferenza: «Gasperini? Passato troppo tempo, ci siamo sentiti e abbiamo chiarito. Ci sono stati degli spunti di stima reciproca, sono polemiche che si creano qua»
Daniele De Rossi ha presentato in conferenza stampa la sfida di domani tra la Roma e il Genoa
La parole di De Rossi
Dybala e il calciomercato?
«Sono un paio di settimane che sta fuori, dobbiamo capire oggi le sue condizioni e vedremo. Con il FFP tutti sono condizionati dagli entroiti, per ora non abbiamo parlato di budget, ma vogliamo spendere bene e non per forza tanti. Ci sono tante squadre che fanno un calcio interessante senza spendere cifre folli»
Domani giornata particolare. Un suo pensiero su Gilardino e su Strootman?
«Sarà ricco di tante cose emozionanti, abbiamo un obiettivo importante da raggiungere, loro giocano bene ma sono senza stimoli. Bello tutto, ma dobbiamo vincere. Gila mi sorprende: è speciale, taciturno, non pensavo diventasse così bravo da allenatore. Tanta gavetta e ora il Genoa è una realtà delle migliori in Italia. Mi farà piacere rivederlo, è un buono. Su Kevin, sarà un piacere. Chi ha onorato la maglia della Roma e il calcio va salutato dignitosamente»
L’ufficialità del tuo contratto quando arriverà? State aspettando il nuovo DS? Lukaku andrà via con Abraham che sarà l’attaccante del futuro?
«Non aspettiamo nessuno, chiacchieriamo ed è l’ultimo dei miei pensieri. L’accordo è arrivato in 10 minuti, va visto tutto bene con gli avvocati, ma non è un problema, manca pochissimo. Eravamo i padroni del nostro destino, ma c’erano tantissime partite toste ancora. Non abbiamo parlato di nessun calciatore, ma abbiamo fatto valutazioni su quanto fatto negli ultimi anni. Forse è meglio valorizzare i giocatori nostri e creare un asset che ti dà continuità, ma è presto. Manca ancora la figura che metterà a posto i tasselli, ma non manca tanto»
Le parole di Gasperini?
«Passato troppo tempo, ci siamo sentiti e abbiamo chiarito. Ci sono stati degli spunti di stima reciproca, sono polemiche che si creano qua. Noi non avevamo perplessità sull’Atalanta, ma in generale. Siamo a posto con la coscienza, avevamo qualche dubbio sul recupero post campionato ma è durato poco. Non c’è bisogno di fare favori, abbiamo fatto i complimenti agli avversari»
C’è un asset di calciatori intoccabili?
«Sì, ma non li dico perché non sarebbe giusto. Qualche incedibile potrebbe andare via e viceversa qualcun altro potrebbe rimanere e dovrò farlo rendere al meglio. Tutto è ancora prematuro»
Pretenderai top player?
«Ora ci sono io, prima Mourinho e Fonseca. Ognuno ha il suo modo di fare mercato, ma la costante è che siamo sempre arrivati sesti o settimi. Va cambiato qualcosa, l’allenatore forte deve imporsi per farsi comprare chi vuole e la società forte le deve accontentare. Il primo requisito sarà la fame, devono sentirsi a Roma come se fosse la miglior cosa che gli sia mai capitata. Non c’entrano top player o giovani, serve gente che fa le fiamme. Non parlo di maglia di curva ecc… Pjanic andò alla Juve e venne insultato, ma a Roma andava a 2000. Renderli affamati e farli rendere in campo tocca a me. Serve la fame e che in campo vadano forte»
C’è una zona del campo da sistemare?
«Sì, ma non lo dico. Non entro nel dettaglio, abbiamo una partita. Ieri sono stato 11 ore e mezza qui, non posso pensare a questo più di tanto. Ci sarà gente che mi aiuterà a rendere la rosa più forte possibile. Già ho letto che ho chiesto, ho chiamato… mai successo. Ho letto qualche nome che mi è piaciuto, ma non più di questo, sia per rispetto ai calciatori che per le due partite da vincere rimaste»