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Ego smisurati e devoti di San Pep: il mercato degli allenatori sembra Hollywood (Süddeutsche)

“Il caso di Maresca dice tutto su un sistema totalmente impazzito. Almeno lui è stato promosso, al Bayern tocca un tecnico retrocesso”

Ego smisurati e devoti di San Pep: il mercato degli allenatori sembra Hollywood (Süddeutsche)
Leicester City's Italian head coach Enzo Maresca gestures on the touchline during the English FA Cup Quarter Final football match between Chelsea and Leicester City at Stamford Bridge in London on March 17, 2024. (Photo by Glyn KIRK / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE. No use with unauthorized audio, video, data, fixture lists, club/league logos or 'live' services. Online in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No video emulation. Social media in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No use in betting publications, games or single club/league/player publications. /

Vincent Kompany al Bayern dopo una incredibile lista di no. Maresca al Chelsea, “che in pratica dice tutto sull’attuale mercato europeo degli allenatori”. Per la Süddeutsche Zeitung “è impazzito. Ormai “è diventato Hollywood”.

“Nella personalità di Maresca c’è molto di ciò che turba l’umanità, almeno quella parte di umanità interessata al mercato del coaching – scrive la Sz – Ci sono diversi fattori che definiscono lo stile di questo scenario: il fatto che il Chelsea si sia separato dal famoso allenatore Mauricio Pochettino proprio quando le cose cominciavano a migliorare per lui. Che gli succederà un allenatore che si annovera tra i discepoli di Saint Pep e, per sicurezza, ne segue le orme anche visivamente. Anche se non capiamo più esattamente come, quando e perché i club e gli allenatori agiscono sul mercato, in qualche modo tutto ha sempre a che fare con l’entusiasmo”.

Per non parlare del Bayern: “il Chelsea ha almeno un allenatore promosso e vice di Guardiola, il Monaco si è ritrovato con un allenatore retrocesso. E non era un dipendente strategico di Pep, solo un giocatore”.

“Le turbolenze di questo inizio estate dimostrano che la follia è ormai sistemica”, scrive la Süddeutsche. “Tutto è diventato troppo grande: gli allenatori star e il loro ego, che a volte prendono le distanze dalle esigenze delle loro squadre (perché Guardiola flirta con il suo addio prima di una finale di coppa poi persa?); le richieste dei club, spesso controllati dagli investitori, che puntano al successo e al rendimento rapidi; le oscene somme di denaro in gioco; il numero di consulenti/agenti/intermediari/confidenti/free riders che lavorano secondo i propri programmi, fanno trapelare dettagli utili (per loro) e speculano”.

“C’è voluto troppo tempo perché l’importanza degli allenatori fosse veramente riconosciuta nel settore, ma sotto i riflettori accesi delle operazioni hollywoodiane nella Premier League inglese, la crescita parallela di club globalizzati e allenatori glorificati ha ormai assunto una deriva malsana, che difficilmente può più essere controllata”.

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