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Gasperini vuole l’Europa League per presentarsi alla trattativa con De Laurentiis da allenatore top

A 21 anni dal Viareggio con la Juventus, ha diritto e bisogno di dimostrare di essere “anche” un vincente, e non solo un eccellente maestro di calcio.

Gasperini vuole l’Europa League per presentarsi alla trattativa con De Laurentiis da allenatore top
Db Bergamo 24/04/2024 - Coppa Italia / Atalanta-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Giampiero Gasperini

Gasperini vuole l’Europa League per presentarsi alla trattativa con De Laurentiis da allenatore top. Lo scrive il Corriere dello Sport.

Gian Piero Gasperini si è infilato dentro a una storia bellissima, a tanti livelli. Intanto può regalare la prima coppa europea di sempre all’Atalanta, al culmine di un percorso lungo 8 anni. E scusate se è poco. Ma poi, se riuscisse a vincere la finale di Dublino, alimenterebbe la speranza della Roma di salire in Champions come sesta classificata della Serie A. Inoltre, terzo elemento, si presenterebbe alla trattativa con il Napoli di De Laurentiis con le credenziali di un allenatore top: a 21 anni dal torneo di Viareggio festeggiato con la Juventus, ha diritto e bisogno di dimostrare di essere “anche” un vincente, e non solo un eccellente maestro di calcio.

Gasperini: «Momento propizio per lasciare? Si dice che sia quando vinci»

Gasperini ha parlato in conferenza stampa per presentare la finale di Europa League tra la sua Atalanta e il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso. Molti i temi toccati, tra cui quello del futuro.

Quale è il momento propizio per lasciare?

«Il momento propizio non lo sai quando ci arrivi, non abbiamo la sfera di cristallo. Si dice che il momento giusto è quando vinci, perché non cali nella considerazione. Però noi non pensiamo mai a quando si lascia, viviamo di presente più che di futuro. Quello che ha fatto Xabi Alonso è molto bello, sicuramente gli si sarebbero spalancate tante occasioni. È molto positivo, un esempio di calcio».

L’ennesima qualificazione in Champions è il modo migliore per presentarsi a Dublino?

«Sicuramente sì, è stato un ulteriore passo che permette il massimo della concentrazione sulla finale. Il mio sentimento maggiore in questo momento è di attesa: abbiamo preparato tutto, ora aspettiamo di confrontarci e giocare la partita. Dovremo essere bravi in queste 24 ore nel trovare la serenità giusta».

Quanto peserà il ritorno di Scamacca?

«Scamacca negli ultimi mesi ha fatto un’evoluzione notevole, non solo in termini di gol. Soprattutto in una partita come quella contro la Juventus sarebbe stato fondamentale, anche perché non abbiamo un’alternativa simile nel ruolo. È chiaro che domani ci sono tutti, c’è lui, c’è Lookman, c’è De Ketelaere, il reparto d’attacco è al completo e possiamo ragionare su 90 minuti o anche di più».

Siete arrivati a questa partita nella condizione ideale?

«Sotto l’aspetto mentale e psicofisico sì. Aiuta anche aver centrato la Champions. Sono dispiaciuto per l’assenza di De Roon per suo valore in campo e perché meritava di giocare la finale. In questo momento non è facile quando giochi ogni tre giorni riuscire a esprimersi nel modo migliore. Ci è rimasto il rammarico della partita con la Juventus: probabilmente non eravamo al meglio, ma adesso è un’altra finale con una coppa molto prestigiosa».

Come si affronta una squadra che non perde da 51 partite? E un suo pensiero sui tifosi in arrivo?

«Abbiamo chiesto un grande sacrificio a loro per seguirci così tante volte. Non ci hanno mai fatto mancare la loro presenza: speriamo di dargli una grandissima soddisfazione. Affrontiamo una grande squadra: lo dicono i numeri, le prestazioni e i risultati, ma nel nostro percorso abbiamo affrontato tante squadre molto forti in Italia e all’estero. Abbiamo la giusta autostima e fiducia».

Quanto è importante avere un giocatore come De Roon?

«Non nego che avrei preferito averlo in campo. Non potendo esserci, sono felice che lui sia comunque con noi. Ma non c’erano dubbi: sarà nello spogliatoio in queste ore, per noi è stato un capitano sempre esemplare, per comportamento e per qualità in campo. Siamo dispiaciutissimi che debba saltare questa partita, ma trasmetterà la sua energia».

Si è divertito a guardare il Bayer? E sarà la finale del gioco?

«Sono molto organizzati e hanno giocatori di valore. Hanno soluzioni diverse non solo in attacco anche per come muove i giocatori. Sono duttili, si difendono molto bene e ripartono altrettanto bene. Dovremo fare una prestazione molto attenta, precisa in termini di organizzazione. Come sempre nelle finali gli episodi vanno portati dalla propria parte».

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