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Gli allenatori di oggi: tutti discepoli di Guardiola, ma senza i suoi mezzi tecnici a disposizione (Times)

Quando non si adattano ai giocatori ne pagano le conseguenze. La retrocessione del Burnley è un esempio. Kompany ha fatto giocare ai suoi un tipo di calcio che non si adattava a loro

Gli allenatori di oggi: tutti discepoli di Guardiola, ma senza i suoi mezzi tecnici a disposizione (Times)
Manchester City's Spanish manager Pep Guardiola celebrates at the end of the English Premier League football match between Manchester City and Newcastle United at the Etihad Stadium in Manchester, north west England, on August 19, 2023. (Photo by Paul ELLIS / AFP)

Il mercato allenatori in questo periodo è molto movimentato. Il Times con Martin Samuel analizza come questi siano fatti con lo stampino, tutti discepoli del guardiolismo e fermi nel portare avanti il proprio “marchio”.

Martin Samuel scrive: “Il preambolo dell’arrivo di Arne Slot al Liverpool è indistinguibile da quello che ha accolto Erik ten Hag allo United. E guardate i segnali per Enzo Maresca  al Chelsea. Un discepolo di Pep Guardiola, bla, terzino invertito, bla-bla, domina il possesso palla, bla-bla-bla, attenzione ai dettagli, bla-bla-bla-bla. Maresca ha fatto un ottimo lavoro riportando il Leicester in Premier League al primo tentativo, ma Pep Lite è uno dei sapori più comuni nel calcio di questi tempi. Giocare senza il talento a disposizione di Guardiola è un affare rischioso, come ha scoperto il Burnley”.

Gli allenatori sono fissati con il loro “marchio”, il calcio che attira l’attenzione

Poi continua: “Un allenatore di Premier League con molti anni di esperienza descrive una nuova generazione di allenatori che, come dice lui, allenano “per il marchio”. Intende il loro marchio. Uno stile di calcio che conquista il favore, attira l’attenzione e intrappola le promozioni. Consideriamo Vincent Kompany e il Burnley. È rimasto fedele ai suoi principi, ma ha fatto giocare ai suoi un calcio adatto a loro o uno utile per far rimanere il Burnley in Premier League? La classifica suggerisce di no. I giocatori del Burnley, in particolare il portiere James Trafford, non erano adatti a essere come il Manchester City e sono retrocessi in una stagione in cui all’Everton sono stati sottratti otto punti e al Nottingham Forest quattro. Kompany è il nuovo allenatore del Bayern Monaco, squadra che sicuramente si adatterà meglio ai suoi ideali. Se fosse sceso a compromessi al Burnley, se avesse giocato un calcio magari non bello da vedere, ma capace di fargli portare a termine il suo lavoro non avrebbe meritato di entrare nel radar in Baviera”.

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