Preferivano rinunciare alla lotta Champions piuttosto che “regalare” il titolo all’odiato Arsenal. Il Telegragh: “Una mentalità da piccolo club”
Ricapitolando: è successo che il Tottenham ha perso 2-0 col Manchester City, lanciando la squadra di Guardiola verso il titolo, fregando così l’odiato Arsenal. Il fatto è che il Tottenham avrebbe dovuto vincere per restare in corsa per un posto Champions, ma ai tifosi degli Spurs non importava granché: preferivano togliere all’Arsenal la vittoria, piuttosto. Si è discusso di questo “dilemma morale” per tutta la vigilia, alla fine è successo.
Ed è dunque, poi, successo anche che Ange Postecoglou s’è arrabbiato assai, per questo atteggiamento così “provinciale” dei suoi tifosi. C’è anche un video, nel quale l’allenatore se la prende direttamente con tifoso sugli spalti, dietro la sua panchina. Perché lui come altri esultava al gol di Haaland.
Ange is getting a little bit techie tonight 😬 Anyway, no drama mate, City win the league 🥳 all good in the hood mates, we’re in the Europa League, see you at Sheffield #COYS pic.twitter.com/4O0UXgYd8i
— Danny (@Spurserk) May 14, 2024
Poi dopo Postecoglou è andato dai giornalisti e s’è sfogato: “Penso che le ultime 48 ore abbiano rivelato che le fondamenta sono piuttosto fragili. Le ultime 48 ore mi abbiano rivelato parecchio. Fuori, dentro, ovunque. È stato un esercizio interessante. Sono solo mie osservazioni. Potete fare le vostre valutazioni su quello che è successo. Probabilmente ho interpretato male la situazione riguardo a ciò che penso sia importante nello sforzo di diventare una squadra vincente, ma va bene. Questo è il motivo per cui sono qui. Non posso dire alla gente come si deve comportare. Possono esprimersi come vogliono. Io voglio solo vincere. Voglio avere successo in questa squadra di calcio, è per questo che sono stato scelto. Quindi ciò che fanno le altre persone, come vogliono sentirsi e quali sono le loro priorità, non mi interessano. So cosa è importante per costruire una squadra vincente, è su questo che devo concentrarmi”.
La stampa inglese gli dà ragione. Il Telegraph scrive che “è una mentalità da piccolo club. Perché sì, avrebbero potuto effettivamente consegnare il titolo all’Arsenal. Ma allora? Il calcio è vincere. Non devi pensare ai rivali, gli Spurs si sono sminuiti”. Il giornale inglese parla di manifesto “complesso di inferiorità” e di “disfattismo”.
C’era un’atmosfera “surreale, con le sciarpe metà e metà degli Spurs e del City prima del calcio d’inizio e uomini di mezza età che fissavano con serietà le telecamere su e giù per la Tottenham High Road dichiarando che avrebbero preferito “vendere la loro madre” piuttosto che vedere la loro squadra aiutare l’Arsenal a vincere la Premier League”.
Il Guardian invece scrive che in fondo è anche colpa sua: “Il Tottenham non è impostato per vincere trofei su scala industriale, ora o in futuro, quindi in una certa misura il lavoro di qualsiasi allenatore degli Spurs è trovare la gioia nel gioco, riconnettersi con il processo piuttosto che fissarsi sui fini. Se impedire all’Arsenal di vincere il campionato fa sentire bene i tifosi degli Spurs, c’è davvero qualcuno che può rimproverarli? Naturalmente Postecoglou ha poi assunto un atteggiamento furioso, ma in realtà questa è stata una situazione creata da lui stesso. Questa è stata una stagione di autentico progresso, una necessaria pulizia del palato dopo l’asprezza degli anni di José Mourinho e Antonio Conte. Quinto posto con una rosa improvvisata dopo la cessione di Harry Kane: davvero, niente male. Ma quando distacchi così profondamente il tuo progetto dai risultati effettivi, non puoi fingere di essere sorpreso quando i tifosi iniziano a fare lo stesso”.