I galletti dominano in casa della Ternana (0-3) ed evitano la Serie C. Un sollievo per la città e, chissà, forse un segnale che riguarda anche il Napoli
Il Bari di De Laurentiis è salvo: è finito il periodo nero del presidente?
All’ultimo respiro perse la Serie A. All’ultimo respiro ha evitato la Serie C. Il Bari dei De Laurentiis tranquillo non sa stare. Cerca emozioni forti. Ed è stata una serata da cuori forti quella vissuta a Terni dove la formazione allenata da Giampaolo (l’ultimo tecnico della stagione dopo una lunga serie di esoneri) ha conquistato la salvezza vincendo 3-0 con reti del capitano Di Cesare e poi nella ripresa di Ricci e Sibilli.
A Bari la tensione aveva raggiunto picchi altissimi con dichiarazioni forse sincere ma di certo non rassicuranti di Aurelio De Laurentiis che definì il Bari succursale del Napoli. Nonostante le smentite, il clima non è cambiato. Ma nel calcio conta sempre il campo e almeno la permanenza in Serie contribuirà almeno per qualche giorno a tranquillizzare il clima. È una situazione che ci interessa molto relativamente.
Il risultato però può avere un significato anche per Napoli. La vittoria del Bari potrebbe anche essere uno spartiacque per la gestione sportiva della famiglia De Laurentiis. Nel senso che potrebbe segnare la fine del periodo nero, nerissimo, che ha contraddistinto il post-scudetto. In serate come questa, con il futuro ancora da decifrare, a partire dall’allenatore, anche i segnali possono avere il loro peso.
Bari, il sindaco Decaro contro De Laurentiis: “Meglio fallire che essere sempre umiliati”
Alla vigilia di Ternana-Bari, per il ritorno dei play-out di Serie B, è scoppiata una nuova polemica per le parole di De Laurentiis in Senato, come riportato dall’Ansa.
Riferendosi alle querele sulle multiproprietà, il patron del Bari (con Filmauro) ha dichiarato:
«A noi non è stata data la possibilità di detenere due gruppi di calcio in campionati diversi, cosa che dovrebbe essere possibile perché lo fa il City Group. Grazie a un mio intervento questa cosa è stata limitata fino al 2028. Cosa farà quella società (il Bari ndr)? Una volta che la famiglia De Laurentiis si sarà stancata e sarà probabilmente uscita di scena nel 2028, perché prima non se ne parla, se non viene modificata la legge? Sarà destinata a rimanere dov’è o a fallire. A meno che ci siano gruppi stranieri o italiani che possano intervenire poderosamente».
Il sindaco della città pugliese, Antonio Decaro, è intervenuto per criticare l’imprenditore attraverso una nota:
Talvolta le parole di Aurelio De Laurentiis sono così fuori tempo e fuori luogo che ci si chiede se a parlare sia lui o il suo imitatore Max Giusti. Alla vigilia di una partita che chiamare delicata è un eufemismo, ragiona (anzi, sragiona) evocando scenari futuri come il fallimento del Bari calcio o la condanna a rimanere in un campionato minore fino al 2028. Abbiamo chiesto, in passato, le scuse di Aurelio De Laurentiis. Questa volta non basteranno.
Ci aspettiamo che la Filmauro provveda immediatamente, qualunque sia l’esito della partita di domani, a intavolare serie trattative per non rimandare un passaggio di proprietà che sembra ormai l’unica via d’uscita da una situazione diventata ingestibile, sotto tutti i punti di vista. Quanto a noi tifosi baresi, preferiamo fallire di nuovo che essere costantemente umiliati da un proprietario che ha dimostrato di non amare questa squadra e questa città. Forza Bari, sempre.