Gravina all’Ansa: «Mesi fa il ministro Abodi mi ha solo accennato di una sua idea di rivedere i criteri di nomina dei componenti della Covisoc. Mi rammarica dover smentire una fonte non identificata, io ci metto la faccia»
«La bozza con l’articolo di legge che prevede la creazione dell’Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria delle società sportive professionistiche non verrà riscritta. Ci saranno solo modifiche fisiologiche ma la sostanza non cambierà», questo è ciò che riportano all’Ansa fonti del ministero per lo Sport, che sottolineano come il presidente Gravina «fosse al corrente da tempo del lavoro svolto sull’ideazione di tale Agenzia».
Gravina ha replicato a queste fonti con delle dichiarazioni all’Ansa:
«Non ho mai sentito parlare del progetto di istituire un’Agenzia di controllo sui bilanci delle società professionistiche prima di venerdì scorso. Mesi fa il ministro Abodi mi ha solo accennato di una sua idea di rivedere i criteri di nomina dei componenti della Covisoc, chi dice altre cose afferma il falso».
Gravina: «Mi rammarica smentire una fonte non identificata, io ci metto la faccia»
«Mi rammarica – aggiunge- dover smentire una fonte non meglio identificata, io ci metto la faccia, nome e cognome, per rispetto della trasparenza e di tutti gli interlocutori dello sport e del calcio italiano».
La polemica delle ultime ore sul calcio
Il governo commissaria il calcio: una legge e un organo per controllare i bilanci e le irregolarità dei club. Lo scrivono tutti i quotidiani. Lo riportiamo dal Corriere della Sera.
Le mani e gli occhi della politica sul calcio, direttamente nei conti dei club della seria A. E non soltanto, perché il progetto sarebbe poi da estendere a tutto lo sport. Questo il piano dell’esecutivo: abolire la Covisoc e sostituirla con un ente pubblico (si calcola 2,5 milioni pagati dalle società) che deciderà chi si potrà iscrivere al campionato. La bozza, per giorni sul tavolo del ministro per lo Sport Abodi, è stata inviata a Federcalcio e Coni.