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La denuncia contro Fassino per il tentato furto al Duty Free non sarà ritirata (Repubblica)

La società francese che gestisce lo scalo assicura che “allo stato non esiste alcuna trattativa” con il parlamentare

La denuncia contro Fassino per il tentato furto al Duty Free non sarà ritirata (Repubblica)
Db Milano 19/07/2017 - Festa de L'Unita' / foto Daniele Buffa/Image nella foto: Piero Fassino

Non si è concluso con un niente di fatto il tentato furto di Piero Fassino al Duty Free dell’aeroporto di Fiumicino. Il deputato del PD aveva fatto scattare l’allarme per un profumo che in tasca ed era stato denunciato per tentato furto. E non era la prima volta.

Repubblica riporta che “la società francese Aelia Lagardere, dopo le voci su un possibile accordo con il deputato Pd sotto inchiesta per furto a Civitavecchia per essersi allontanato dallo store con una boccetta di profumo Chanel, assicura che “allo stato non esiste alcuna trattativa” con il parlamentare”.

Dopo il caso esploso lo scorso aprile, gli agenti della Polaria hanno inviato in procura, a Civitavecchia, un’informativa. Poi anche il video che ritrae il parlamentare del Partito democratico mentre si appropria di una boccetta di Chanel. E infine sei diverse testimonianze

Video e filmati inquadrano Piero Fassino che si ferma qualche minuto al duty free, in attesa di partire per Strasburgo, per poi allontanarsi. Tutto d’un tratto scatta l’allarme antitaccheggio: i dipendenti fermano l’ex ministro, lo accusano di essersi impossessato di un prodotto. Quindi allertano la Polaria.

Fassino si era difeso spiegando che si era trattato di un gesto automatico avendo il cellulare in mano. Ma poi erano arrivate le testimonianze di alcuni lavoratori del posto che avevano spiegato che non era la prima volta:La donna che ha acceso per prima i fari sul deputato Piero Fassino è una commessa di poco più di 30 anni. «Era dicembre 2023, prima di Natale, non ricordo bene il giorno. Ho visto il politico entrare nel nostro negozio e l’ho riconosciuto. Poco dopo, con mia sorpresa, ho visto che nascondeva uno Chanel Chance dentro al suo trolley. Ero a disagio ma l’ho avvicinato e gli ho chiesto se aveva bisogno di aiuto. Quella è stata la prima volta, poi sono arrivate le altre due»”.

“Dalla società che gestisce il duty free ribadiscono il “no” a un possibile accordo. E anche chi segue la vicenda dall’altro lato della barricata, quello di Fassino, giura di non essere al corrente di una trattativa”.

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