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La Gazzetta s’arrende al fallimento di Zhang: un mese fa accusava “i disinformati di professione”

Dopo mesi di linea militare pro-Zhang, con accuse agli economisti per mancanza di prove, ecco quattro pagine celebrative sulla nuova Inter “a stelle e strisce”

La Gazzetta s’arrende al fallimento di Zhang: un mese fa accusava “i disinformati di professione”

La Gazzetta s’arrende al fallimento di Zhang: un mese fa accusava “i disinformati di professione”

Alla fine, ma proprio sul filo di lana, s’è arresa (all’evidenza) anche la Gazzetta dello Sport: l’Inter campione d’Italia cambia proprietà, da Zhang a Oaktree. Con un passaggio di mano in dissolvenza che, al netto delle cifre esorbitanti al tavolo, non è altro che un’operazione da banco dei pegni: Zhang aveva ipotecato il club a garanzia del prestito da 275 milioni (con un sovraccarico di un centinaio di milioni di interessi) che ora non riuscirà a ripagare. Un’operazione che arriverà a sentenza nelle prossime ore, introdotta dalla vittimistica e imbarazzante lettera aperta del presidente di qualche giorno fa: ogni “tentativo di trovare una soluzione amichevole” è andato a vuoto. Sono strani questi fondi: rivogliono indietro i soldi che avevano prestato, cose da pazzi. Non si fa così, con gli amici.

Una discesa verso il baratro che raccontano tutti da mesi. Tranne la Gazzetta dello Sport che in questo lungo periodo ha tenuto una linea pro-Zhang quasi militare. Esemplare il fondo del direttore Barigelli del 23 aprile scorso, nel giorno della celebrazione dello scudetto. Meno di un mese fa. Scriveva: “Che possa toccare proprio al club di Zhang a qualcuno potrà sembrare non solo paradossale ma perfino indigesto. Da tempo l’Inter sarebbe dovuta passare di mano secondo disinformati di professione, economisti per mancanza di prove, insomma quel caravanserraglio che fa da contorno, spesso degradato, al calcio italiano. L’Inter di Zhang invece è per successi seconda soltanto a quelle dei Moratti”. Non peraltro ancora ieri Marotta dettava ai microfoni l’accanimento “di chi ci vuole male”, e la “sicurezza che ci dà Zhang”. E’ un mondo parallelo, molto affascinante.

Ma si fa presto, prestissimo, a tradurre lo stesso avventuroso ottimismo nella lettura del cambio di proprietà imminente. Stamattina – un giorno all’improvviso – la Gazzetta sfodera quattro pagine dai toni trionfalistici sull’Inter americana. Il titolo di prima pagina è “Inter a stelle strisce”. C’è la bandiera, solenne, come sfondo della grafica. Ci manca solo l’inno, ma sono i limiti della carta stampata. In quarta pagina c’è infine “Zhang ai saluti”, con “l’omaggio dei tifosi al baby presidente che ha riportato l’Inter alle stelle”. E le stalle? Boh, andrebbe chiesto a quel “caravanserraglio degradato che fa da contorno al calcio italiano”.

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