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La piaga del Napoli non sono i giocatori, è questo insostenibile gioco orizzontale

POSTA NAPOLISTA – Ma veramente dobbiamo andare fieri del possesso palla e di una squadra che non verticalizza mai?

La piaga del Napoli non sono i giocatori, è questo insostenibile gioco orizzontale
As Napoli 14/04/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Frosinone / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Francesco Calzona

La piaga del Napoli non sono i giocatori, è questo insostenibile gioco orizzontale

Se tieni palla oltre settanta minuti e non tiri mai in porta e perdi 1-0 con l’Empoli non è colpa dei giocatori. Almeno, non è solo colpa dei giocatori. Col Bologna, Politano sbaglia un rigore calciato malissimo, ma non è  che si è perso per quello. È vero, ci eravamo illusi dopo Monza, invece col Frosinone abbiamo visto il festival dell’errore, l’obbligo ottuso della mai tanto odiata costruzione dal basso, ma ad Empoli si è toccato il fondo, almeno si sperava, invece sempre peggio a Udine e poi col Bologna.
Ma davvero è colpa dei giocatori? D’accordo, c’è qualcuno che sta giocando male, diciamo la verità, certamente al di sotto delle sue qualità (vero Di Lorenzo?), altri modesti tecnicamente lo sono da una vita (gli altri difensori) ma da centrocampo in su non possono essere diventati brocchi all’improvviso; e infatti, non lo sono.

Francamente prendersela con i giocatori è frutto del mal di pancia del tifoso, ma non è una analisi seria perché così ragionando – oltre che semplicistico e superficiale – si perde di vista quale è stato il vero problema da inizio campionato. Il problema è il solito, il gioco. Cosa deve fare il giocatore a cui si dice che deve passare corto al compagno più vicino o quando prende palla passare dietro per costruire dal basso (mentre gli avversari si arroccano comodamente con tutto il tempo che occorre)? Fa quello che gli dicono di fare! E così passano settanta minuti di possesso palla in orizzontale o dietro. Questa è la verità sacrosanta. Dapprima con Garcia (proveniente nientemeno dalla Arabia, figurarsi) poi con Mazzarri (che non allenava da anni ma al quale il gioco corto deve essere stato imposto dall’alto, io me lo ricordo contropiedista puro) per finire a Calzona che non ha modificato una virgola.La sostanza è che il gioco è rimasto sempre quello, vietato verticalizzare, vietato il contropiede, vietato andare in velocità. Che volete dai giocatori, mica è colpa loro se devono passare sempre ma sempre in orizzontale. E ad Empoli abbiamo avuto la prova evidente di questo nonostante l’imbarazzante percentuale di possesso palla senza mai tirare in porta; stessa cosa nelle partite successive.

E non dimentichiamo la tanto esaltata vittoria contro l’odiata Signora figlia degli svarioni sotto porta di Vlahovic e compagni e non certo della prestazione degli azzurri.
Il vero imputato è il (non) gioco . Ne consegue la lentezza esasperante della manovra ingolfata e sempre lo stesso quindi molto ma molto prevedibile, tran tran di passaggi e passaggetti, poi inevitabilmente pallone dietro ai poveri (in tutti i sensi) piedi di Juan Jesus o Rrahmani. Ma avete visto quanti cross sono stati fatti ieri alla ricerca della testa di Osimhen? Un paio, forse tre, non di più. Osimhen lasciato isolato là in fondo in mezzo a due mastini. Anche a lui, che colpa gli vuoi dare? Pare che intenzionalmente lo si voglia escludere dal non-gioco del Napoli. E il contropiede? Ma vi ricordate quanti gol ha fatto lo scorso anno in contropiede e in velocità o con un solo lancio (Politano per Osimhen, tipo a Roma)?
Ho letto da qualche parte che il Napoli è tra le prime in Europa per possesso palla, ecco. Ne dobbiamo andare fieri? Ma dai! Il possesso palla è proficuo ed efficace se inteso alla ricerca del varco in profondità, della giocata ficcante, dello scambio repentino (come ha insegnato il Barça di Messi ma anche il Napoli di Spalletti e come sa fare efficacemente il City di Guardiola) altrimenti è fine a se stesso e del tutto inutile.
Detto questo, mi sembra lapalissiano, non capisco le dichiarazioni di Calzona post partita di Empoli; caro Calzona, non è colpa tua perché non hai saputo trasmettere ai giocatori la voglia di vincere e le motivazioni  ma perché non hai modificato il gioco malmostoso, melmoso, orizzontale, lento, macchinoso, prevedibile e insulso della squadra. Ecco, semplice. E comunque tenere palla settantuno minuti senza tirare mai in porta è vergognoso.
Detto questo, un ultimo appunto circa l’intervento sul Napolista contro Pioli (evidentemente si spera nell’arrivo di Italiano) e il suo gioco ritenuto troppo dispendioso e verticale: magari venisse Pioli, magari il Napoli giocasse in verticale, così la finiremmo di vedere l’orizzontale insulso di quest’anno. Per carità, risparmiateci Italiano, lo abbiamo già avuto, anche se aveva barba e capelli, lo chiamavano Ringhio, urlatore pure lui, questo è la stessa cosa.
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