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L’agente di Di Lorenzo: «Per Conte è incedibile? Ci dovevano pensare prima»

Giuffredi: «È rimasto senza parole dopo il cambio contro il Lecce, non era concordato. Calzona ha dimostrato poca intelligenza»

L’agente di Di Lorenzo: «Per Conte è incedibile? Ci dovevano pensare prima»
Mp Empoli 20/04/2024 - campionato di calcio serie A / Empoli-Napoli / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: Giovanni Di Lorenzo

Mario Giuffredi, agente di Di Lorenzo, è intervenuto ai microfoni di Tele A durante Si Gonfia La Rete chiarendo la questione della cessione chiesta dal suo assistito:

«Io parto dalla cosa più importante, nel senso che voglio chiarire quello che io ho detto stamattina. Sicuramente Di Lorenzo non vuole andare via perché l’hanno fischiato ieri, i fischi fanno parte del lavoro, si accettano e va bene così. Uno li mette in preventivo e in conto che nella vita si può essere acclamati ma anche fischiati. E quello non è un problema.

Ma soprattutto ci tengo a precisare perché poi li vedo i tuoi colleghi che vanno a prendere delle mie dichiarazioni passate, dove io dico che, due passaggi importanti, dove dico che Di Lorenzo prima rinnova perché vuole rimanere a vita a Napoli; e nella seconda dove dico che chi lascia Napoli questo momento è un vigliacco. Sono due dichiarazioni che ho fatto e che che non nego, ci mancherebbe. Ma ho anche sempre sottolineato che rimarremo a Napoli finché il club ci vuole, e se un club non ci vuole più io non è che devo tenere un mio giocatore per forza nel Napoli».

Giuffredi, l’agende di Di Lorenzo: «Calzona ha dimostrato poca intelligenza»

L’agente di Di Lorenzo ha poi chiarito meglio le sue ultime dichiarazioni:

«Quando viene comunicato a un giocatore che se arriva l’offerta anche lui è sul mercato quindi può essere ceduto, per me vuol dire che tu non credi più in quel giocatore, non lo reputi più indispensabile, soprattutto non lo reputi più al centro del tuo progetto perché io penso che qualsiasi uomo di calcio che arriva in un club, la prima cosa sceglie è i giocatori su cui continuare il progetto».

«Ti chiama e ti dice guarda pure se dovesse arrivare qualsiasi offerta qui non se ne parla proprio perché io ti incateno a Castel Volturno. Nel caso del Napoli, il giocatore già aveva percepito questa sfiducia nei suoi confronti e nell’ultimo periodo queste parole per me sono la conferma. E quindi è normale che a questo punto dico: beh benissimo se ci arriva un’offerta vado via come mi state dicendo voi e quindi voglio andare via. Ma questo non vuol dire rinnegare il rinnovo che abbiamo fatto», ha continuato Giuffredi.

Quindi è cambiata la considerazione del Napoli?
«Esatto è cambiata la posizione per Di Lorenzo. Il presidente mi dice che se arriva l’offerta è cedibile e a quel punto il giocatore dice benissimo se voi la pensate così voglio andare via. Anche perché credo che nei 5 anni precedenti Di Lorenzo non abbia saltato una partita e non abbia sbagliato una partita. Quindi sentirsi mettere in discussione per un’annata generale che è andata male per tutti i giocatori, sentirsi mettere così in discussione vuol dire non sentire più la fiducia. Ed è normale che un giocatore dice vado altrove dove hanno più fiducia in me».

C’è già la prossima destinazione?
«Io non ci ho mai pensato al mercato perché per noi la carriera di Di Lorenzo finiva là. È normale che negli ultimi due-tre giorni, uscendo la notizia, delle telefonate le ho avute e le ha avute anche Manna. Quindi è normale che adesso escono le notizie e i club chiedono informazioni, come l’hanno chieste a me ma come le hanno chieste direttamente a Manna. Spero di essere stato chiaro, se no sembra che siamo persone che alla prima difficoltà scappano o che rinnegano quello che hanno detto. Noi approviamo i fischi e le critiche, non abbiamo mai detto che se arriva una squadra vogliamo andare via» .

Il motivo potrebbe essere il passaggio di una difesa a tre?
«Di Lorenzo è un grande professionista, non sta a contestare la zona del campo dove va a giocare. È uno predisposto a fare tutto, il braccetto l’ha già fatto in tempi addietro. Ma lui non si addentra in queste cose che sono del pensiero tattico dell’allenatore, queste cose sono fuori discussione».

Con Calzona un rapporto difficile, il cambio contro il Lecce uno sgarbo ingiustificabile

Calzona ha dato una spiegazione a Di Lorenzo quando ieri l’ha sostituito?
«Io finita la partita ho chiesto a Giovanni se aveva concordato questo, il ragazzo è rimasto senza parole perché mi dice assolutamente non aveva concordato niente. Ma detto questo, secondo noi con Calzona stiamo per perdendo fin troppo tempo, perché abbiamo messo un professore di scuola media e gli abbiamo dato la cattedra universitaria senza farlo studiare. Quindi questo è Calzona, un professore di scuola media che si ritrova ad avere la cattedra un’università che gli viene regalata.

Quindi io penso che quello che ha fatto Calzona ieri credo che sia da una persona non poco intelligente, di più. Perché o ci devo vedere altro, perché sostituire la persona tre minuti dalla fine quando c’è quel clima vuol dire che proprio o non ci arrivi col cervello e quindi stai rovinato, o c’è altro sotto. Ma comunque non è c’è un problema, Calzona ritornerà alla Slovacchia e Di Lorenzo farà la sua carriera che continuerà».

Sostituito perché l’ha visto stanco?
«È vero perché poi dopo la partita l’ho chiamato e l’ha detto pure a me. Ora per me queste cose sono cose assurde ma perché gli ultimi tre minuti, quattro minuti e puoi provare a vincere una partita togli un terzino e metti un terzino? Ma poi di cosa stiamo parlando voglio dire se vuoi cambiare Di Lorenzo lo sostituisci una mezz’ora dalla fine se vuoi provare a fare qualcosa di diverso e dare la possibilità a chi subentra di fare. Io tutto la vedo tranne che un cambio tecnico onestamente, quindi e non voglio andare oltre quello che è il mio pensiero perché quello che pensavo l’ho detto direttamente a Calzona. Pero purtroppo nel calcio si si vive anche di queste persone».

Può darsi che sia stata la vendetta a qualche disputa che si è avuta tra Di Lorenzo e lo stesso Calzona?
«Ah no non lo so. Giovanni è un ragazzo talmente perbene che non è capace di fare del male neanche a una mosca».

Forse qualche punto di vista differente tra il capitano e l’allenatore?
«Ma questo non non lo posso sapere, ma se anche fosse questo vuol dire che è una persona di veramente di di poca qualità. Perché fare una roba del per me è dequalificante. Fare quello che ha fatto ieri sera. Ma la colpa non è sua perché c’è gente che lavora una vita per arrivare ad allenare in serie A, non allenare il Napoli, allenare in serie A. E c’è a chi gli viene regalato la panchina di un club prestigioso».

Sky dice che per Conte sarà incedibile.
«Ci dovevano pensare prima! Nella vita non si dà fiato alle parole, le parole si pesano e possono far male, prima di andare da Di Lorenzo allora prendete l’allenatore, non si può sempre parlare e tornare sempre indietro. Io ho detto delle cose, rinnoviamo a vita, non rinnego, ma la gente dimentica che vale finché il club ha fiducia, se ti mettono in discussione allora andiamo via».

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