Una congiura contro l’allenatore, anche i tifosi del West Ham lanciano la petizione: “Se ce l’ha fatta il Milan, possiamo farcela anche noi”
Contro Julen Lopetegui è diventata una vera e propria congiura. Il povero allenatore alla ricerca di una squadra rischia di rimanere senza club perché i tifosi non lo vogliono. Prima quelli del Milan che con la loro mobilitazione hanno costretto la dirigenza rossonera a interrompere ogni trattativa con il tecnico. Oggi, dopo la notizia lanciata dal Guardian dell’accordo vicino tra Lopetegui e il West Ham, è toccato ai tifosi inglesi mobilitarsi.
Lo strumento è sempre quello della petizione. Sul sito di Change.org si legge:
“Se ce l’ha fatta il Milan, possiamo farcela anche noi. Lopetegui non è abbastanza bravo, non abbastanza ambizioso e semplicemente non è l’uomo per portare avanti il West Ham. È l’opzione più economica e mostra una mancanza di cura da parte della dirigenza, non possiamo accettarlo. Amorim è la scelta migliore per Steidten e vale tutti i soldi [che chiede], ad esempio, ma il consiglio si rifiuta di mettersi le mani in tasca“.
La petizione ha già raccolto 300 firme nel giro di due ore.
Lopetegui e non solo, verrà il giorno in cui le sostituzioni saranno decise col televoto
Se chiedessero a noi di scrivere una serie tv sul calcio nel 2045, non ci lasceremmo sfuggire l’opportunità di immaginare un mondo in cui le partite durano trenta minuti (come il recupero di Udinese-Roma) ma con la possibilità di arrestare il gioco una o due volte per dar vita allo show nello show: le sostituzioni decise per volontà popolare. Con tanto di presentatore che gestisce il pathos. Ogni spettatore si collega all’app e vota. La puntata della serie tv potrebbe includere la polemica sulla possibilità di estendere il voto ai tifosi che non sono allo stadio. Il pericolo non va sottovalutato: se dovesse finire come a Sanremo in epoca Geolier, rischieremmo ogni partita ricorsi al Tar e interventi delle svariate associazioni di consumatori.
Ma torniamo al focus dell’articolo e abbandoniamo il fantascenario. Lo spunto ce lo offre la realtà dei nostri giorni. O quantomeno le cronache. Che hanno raccontato dell’improvviso dietrofront del Milan per Lopetegui. Sembrava l’allenatore designato per il post Pioli. Poi però – almeno questa è la narrazione – c’è stata l’insurrezione social che ha portato anche all’hashtag Nopetegui. Da qui il passo indietro del club. Meglio di no. Meglio non cominciare il nuovo corso in un clima ostile. Che il racconto sia fedele o meno alla realtà (e in quali percentuali lo sia), ci interessa relativamente. Ci appassiona di più il tema di fondo. Qual è il ruolo dei tifosi? Quanto incidono? Soprattutto in una squadra che si identifica con un luogo, con una città. Vanno trattati esclusivamente come clienti, oseremmo dire come utilizzatori finali, oppure vanno considerati come se fossero piccoli azionisti? (segue su Rivista Undici).