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PAGELLE – L’incubo è finito. Di Lorenzo faccia autocritica invece di pretendere l’immunità

Anguissa sembra che giochi per hobby. Cajuste è un caso nel senso di scherzo del destino. Politano era una notizia quando in Nazionale ci andava

PAGELLE – L’incubo è finito. Di Lorenzo faccia autocritica invece di pretendere l’immunità
Mg Napoli 24/09/2023 - campionato di calcio serie A / Bologna-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Giovanni Di Lorenzo

Le pagelle di Napoli-Lecce 0-0 a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia

MERET. Il supplizio è finito, Ilaria, ed è inutile sparare ancora su questa squadra ridotta ad Armata Brancaleone dal Duce Aurelio. Oggi al Maradona c’era il Lecce ma a noi l’unico salentino che interessa, A. C., era altrove. Detto questo, il giovane Meret non prende gol dopo quattro mesi. Chissà se lo rivedremo ancora – 6

Più che un supplizio, un incubo, Fabrizio, una tortura, una goccia cinese. Fortunatamente è finita. Meret è il più incolpevole di tutti, ma stasera non ho voti per nessuno – senza voto

DI LORENZO. L’incipit è arrembante, indi il fu Eurocapitano scompare per lungo tempo per poi riapparire a tratti. Ma il punto non è questo. Può darsi che oggi sia stata la sua ultima partita in azzurro, da quello che si è capito in settimana. Se fosse così, si tratterebbe di un congedo triste e squallido, condito dai fischi. Alla base della decisione di Di Lorenzo ci sono le stroncature ricevute in questa stagione orrenda. Lasciando perdere la lezione troisiana che ci vuole amore anche quando ci si separa, il fu Eurocapitano dovrebbe però anche fare un severo e trasparente esercizio di autocritica, per se stesso e per tutti i compagni, anziché pensare di pretendere un’immunità a prescindere sull’onda del terzo tricolore e dei meriti passati – 5

Sostituito per la prima volta in quella che probabilmente sarà l’ultima sua partita in azzurro. Non c’è che dire: Calzona è un genio del male – senza voto

MAZZOCCHI dall’85’. Senza voto

Povero Mazzarrocchi. Sedotto e abbandonato come uno dei troppi allenatori del Napoli di quest’anno. Chissà che fine farà – senza voto

OSTIGARD. Resta il rimpianto di non aver visto il norvegese pelato con continuità al posto di quel disastro di Giovannino Gesù – 6

A me resta il rimpianto di non aver visto in campo una squadra: credo che quest’anno neppure Gesù sul prato avrebbe fatto la differenza – senza voto

JUAN JESUS. Per carità, Ilaria, l’abbiamo sostenuto e lo sosterremo per la sua battaglia contro il razzismo. Ma l’importante è non vederlo mai più con la maglia azzurra. Certo, la colpa è soprattutto di chi come il Duce Aurelio ha creato le condizioni per farlo diventare titolare, andando a prendere dall’altra parte dell’oceano il bidone brazileiro, epperò Giovannino Gesù ci ha messo tanto del suo, eccome se ce lo ha messo – 5

Madonna, mi hai ricordato che abbiamo Natan: la mia memoria selettiva me lo ha fatto rimuovere, per sopravvivere in questo scempio – senza voto

OLIVERA. Efficace nell’offesa e nei contrasti, talvolta vacilla in difesa. Resta una riserva – 5,5

Né carne né pesce per un intero campionato, la chiusura è nello stesso stile – senza voto

ANGUISSA. Cammina in maniera oscena e quando ha il pallone lo passa all’indietro nel 99,99 per cento dei casi. Per l’ex Zambo ovunquista il calcio sembra essere diventato un hobby, più che una professione – 4

Anguissa guarda la partita che si gioca in campo come i pensionati guardano gli sviluppi dei cantieri – senza voto

LOBOTKA. Il Napoli ha un possesso modello Sampaoli, cioè lento irritante e soverchio, e al povero, caro Lobo tocca correre per tre, al solito – 6

Nessuno potrebbe regolare il giro palla di questo obbrobrio chiamato Napoli, nemmeno Lobotka – senza voto

CAJUSTE. Non sa dove andare, non sa dove mettersi. E passeggia come Anguissa. A modo suo prende poi un palo ma è solo un caso. Speriamo solo che vada via anche lui – 4

Cajuste è un caso da quando è arrivato a Napoli, Fabrizio. Caso nel senso di casualità, scherzo del destino, non di enigma da risolvere, ovviamente – senza voto

OSIMHEN dal 64’. Almeno lui avrebbe meritato un saluto festoso. Hasta la victoria siempre Victor – 6

Sinceramente mi ha un po’ stancata pure il buon Victor – senza voto

POLITANO. Apatico. Una totale mancanza di impegno che conferma la meritata esclusione dalla nazionale. E’ uno di quei senatori da congedare, come a suo tempo Insigne e Mertens – 4

La notizia era quando Politano veniva convocato, in Nazionale… – senza voto

NGONGE dal 45’. Ha voglia e vitalità ed è pure bravo. Un tiro deviato e una traversa. Anche qui un rimpianto: perché non ha giocato di più in una squadra che ha avuto una incredibile capacità di sprecare con facilità gol e punti? – 6

Perché il Napoli quest’anno non è stato una squadra, nemmeno qualcosa che ci somigliasse alla lontana. E perché nessuno tra quelli che erano in panchina sapeva bene cosa stava facendo – senza voto

SIMEONE. Un altro desaparecido di questa squadra – 4

Senza voto

RASPADORI dal 45’. Stringe il cuore vederlo sbagliare a ripetizione, arrancando a destra e manca – 5

Salvatelo. Fate presto – senza voto

KVARATSKHELIA. Lui, Lobo e Osimhen gli unici titolari del tricolore a salvarsi dalla surreale zombificazione di questa stagione. Evviva il Che Kvara, anche quello visto oggi in campo – 6,5

Al posto suo scapperei, anzi, sarei già scappata. L’unico che terrei in squadra, l’unico da cui ripartire – senza voto

CALZONA. Avrà pure avuto la percezione critica della catastrofe attorno a lui, ma l’analisi non è stata mai seguita da una prassi efficace per cambiare verso. Sarà ricordato come il terzo allenatore della peggiore stagione di DeLa. Cara Ilaria, l’incubo è terminato: buona estate a te e ai lettori del Napolista, sperando di ritrovarci contiani e felici – 4

Buona estate ai lettori e a te, Fabrizio. Mai accolta con tanta gioia la pausa estiva. Una buona disintossicazione farà bene a tutti – senza voto

ARBITRO DIONISI. Nulla da segnalare – 6

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