È uno dei panda del calcio. Va tutelato. Altrimenti ci toccherà sorbirci partite da playstation: l’orrore del calcio
Allegri e la Juventus trovano l’accordo. Ora aspettiamo Max in panchina
Niente tribunale per la Juventus e Massimiliano Allegri. Le parti hanno trovato l’accordo dopo che il tecnico era stato licenziato per giusta causa qualche giorno dopo la finale di Coppa Italia vinta contro l’Atalanta e il post-partita in cui disse a Cristiano Giuntoli quel che pensava di lui. Glielo disse anche sull’autobus della squadra.
“Juventus Football Club e Massimiliano Allegri – si legge nella nota pubblicata dal club bianconero – comunicano di aver di comune intesa concordato la risoluzione del contratto di prestazione sportiva al termine dell’attuale stagione sportiva”.
“La società, nel ringraziare Massimiliano Allegri per i risultati sportivi conseguiti nel corso degli anni alla guida della squadra, desidera augurargli il meglio per il suo futuro professionale”.
Adesso aspettiamo Allegri presto in panchina. È uno dei panda del calcio. Va tutelato. Altrimenti ci toccherà sorbirci partite da playstation: l’orrore del calcio.
Ad Allegri glielo dico io il grazie che la Juventus non ha saputo scrivere
di Giuseppe Alberto Falci
Cari amici juventini, adesso che Massimiliano Allegri è stato scaricato come un Maifredi qualunque siete tutti felici? Adesso che uno degli allenatori più vincenti della Vecchia Signora è stato esonerato ufficialmente “per comportamenti incompatibili con i valori della Juventus”, avete realizzato il vostro obiettivo? Bisogna essere chiari: il grande sogno di un pezzo consistente del mondo Juve, in questi lunghi tre anni, è stato l’Allegriout. Più di qualunque cosa il dibattito, ahinoi, è ruotato attorno alla cacciata di mister Acciuga che è stato irriso da chiunque a prescindere da cosa facesse. L’antiallegrismo è diventato come l’antiberlusconismo. Berlusconi ha spaccato il Paese. Allegri ha spaccato la tifoseria della Juventus ma anche l’intero dibattito sportivo. A leggere certi articoli, sembrava che la guida della Juve fosse stata affidata a un allenatore di terzo categoria.
L’esonero arriva in un venerdì di maggio che di numero fa 17, così come avvenne il 17 maggio del 2019. Ma è un esonero figlio di un deficit societario e di una lotta intestina all’interno della famiglia Agnelli. Ci si è serviti di una reazione eccessiva, ovviamente da condannare, per accompagnarlo alla porta. Una mossa sbagliata che a mio avviso pagheremo. In questo contesto, pochi minuti fa Max ha lasciato la Continassa dopo aver vinto l’ennesimo trofeo che in pochi speravano vincesse. Ecco perché vorrei dirgli grazie, e vorrei dirglielo a caratteri grandi “GRAZIE” perché la società non è stato in grado di pronunciare o scrivere quella parola che fa la differenza. Dove è finito lo stile Juve, cari amici bianconeri?
p.s. auguro a Massimiliano Allegri di prendersi le sue rivincite com’è successo a Carlo Ancelotti dopo Napoli.