Su X: “Vedo un partito fondato sull’odio verso il prossimo e le cui parole hanno lo scopo di condannarci e dividerci”. Come lui, anche Mbappé, Thuram e Konaté.
Jules Kounde ha seguito alcuni dei suoi compagni della Francia (Mbappé e Thuram in primis), che hanno espresso la propria opinione riguardo le elezioni politiche. In particolare, proprio come i suoi colleghi, il difensore ha invitato i cittadini a votare per lottare contro l’estrema destra rappresentata da Marine Le Pen.
Kounde contro l’estrema destra in Francia
Su X il calciatore del Barcellona ha scritto:
È un giorno importante per la Francia e per il suo futuro. Al giorno d’oggi votare è tanto un dovere quanto un diritto. La forza della democrazia è che ogni voce conta e ognuno è libero di esprimere la propria opinione. Da parte mia, vedo che l’estrema destra non ha mai portato un Paese verso più libertà, più giustizia e convivenza. E non credo che lo farà mai. Vedo un partito fondato sull’odio verso il prossimo, sulla disinformazione e le cui parole hanno lo scopo di condannarci e dividerci. Il partito della Le Pen non è una soluzione. Questa è solo la mia opinione. Poi ognuno è libero di far quel che vuole.
C’est un jour important pour la France et pour son futur. Par les temps qui courent, voter est un devoir autant qu’un droit.
La force de la démocratie, c’est que chaque voix compte et que chacun est libre de donner son opinion.
Pour ma part, je vois que l’extrême droite n’a…
— Jules Kounde (@jkeey4) June 30, 2024
Anche Konaté si è espresso ieri sulle elezioni politiche
In conferenza stampa:
«La situazione mi preoccupa, non possiamo permettere che certe persone vadano al potere, perché costoro vogliono dividere la gente. La diversità è sempre stata la forza della Francia. Io vengo dall’immigrazione e non mi piace come i media e i social network affrontano la questione, perché cavalcano la paura.
Dobbiamo combattere gli stereotipi e i pregiudizi. Se penso ai lavori dei miei genitori, mio padre era spazzino e mia madre donna delle pulizie, mi rattristo, perché penso che non diamo il giusto risalto a persone come loro, che hanno offerto un contributo importante alla buona salute della Francia. E mi dispiace che a parlare di Islam e di immigrazione non siano mai i diretti interessati. Molti francesi ricevono le informazioni soltanto dalla televisione e non posso rimproverarli per questo, perché capisco quanto sia difficile, per loro, distinguere il falso dal vero, la realtà dalla finzione. E altri hanno subito esperienze che li hanno marchiati per la vita. La Francia è un Paese magnifico e sappiate che dietro il colore della pelle c’è sempre un cuore. Invito tutti ad andare a votare, domani. Non dico per chi votare, ma, se ci divideremo, le generazioni future subiranno dei danni»