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Anche Kounde si schiera contro Le Pen: “L’estrema destra non porta a maggiore libertà e giustizia”

Su X: “Vedo un partito fondato sull’odio verso il prossimo e le cui parole hanno lo scopo di condannarci e dividerci”. Come lui, anche Mbappé, Thuram e Konaté.

Anche Kounde si schiera contro Le Pen: “L’estrema destra non porta a maggiore libertà e giustizia”
France's defender Jules Kounde eyes the ball during a training session in Clairefontaine-en-Yvelines on November 15, 2023 as part of the team's preparation for upcoming UEFA Euro 2024 football tournament qualifying matches. (Photo by FRANCK FIFE / AFP)

Jules Kounde ha seguito alcuni dei suoi compagni della Francia (Mbappé e Thuram in primis), che hanno espresso la propria opinione riguardo le elezioni politiche. In particolare, proprio come i suoi colleghi, il difensore ha invitato i cittadini a votare per lottare contro l’estrema destra rappresentata da Marine Le Pen.

Kounde contro l’estrema destra in Francia

Su X il calciatore del Barcellona ha scritto:

È un giorno importante per la Francia e per il suo futuro. Al giorno d’oggi votare è tanto un dovere quanto un diritto. La forza della democrazia è che ogni voce conta e ognuno è libero di esprimere la propria opinione. Da parte mia, vedo che l’estrema destra non ha mai portato un Paese verso più libertà, più giustizia e convivenza. E non credo che lo farà mai. Vedo un partito fondato sull’odio verso il prossimo, sulla disinformazione e le cui parole hanno lo scopo di condannarci e dividerci. Il partito della Le Pen non è una soluzione. Questa è solo la mia opinione. Poi ognuno è libero di far quel che vuole. 

Anche Konaté si è espresso ieri sulle elezioni politiche

In conferenza stampa:

«La situazione mi preoccupa, non possiamo permettere che certe persone vadano al potere, perché costoro vogliono dividere la gente. La diversità è sempre stata la forza della Francia. Io vengo dall’immigrazione e non mi piace come i media e i social network affrontano la questione, perché cavalcano la paura.

Dobbiamo combattere gli stereotipi e i pregiudizi. Se penso ai lavori dei miei genitori, mio padre era spazzino e mia madre donna delle pulizie, mi rattristo, perché penso che non diamo il giusto risalto a persone come loro, che hanno offerto un contributo importante alla buona salute della Francia. E mi dispiace che a parlare di Islam e di immigrazione non siano mai i diretti interessati. Molti francesi ricevono le informazioni soltanto dalla televisione e non posso rimproverarli per questo, perché capisco quanto sia difficile, per loro, distinguere il falso dal vero, la realtà dalla finzione. E altri hanno subito esperienze che li hanno marchiati per la vita. La Francia è un Paese magnifico e sappiate che dietro il colore della pelle c’è sempre un cuore. Invito tutti ad andare a votare, domani. Non dico per chi votare, ma, se ci divideremo, le generazioni future subiranno dei danni»

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