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Bagnaia: «Mentalmente sono molto forte. Niente psicologi, mi conosco»

A Repubblica: «Sono diverso da Valentino (Rossi). Lui socievole, io riservato. E non cambierò per piacere al pubblico»

Bagnaia: «Mentalmente sono molto forte. Niente psicologi, mi conosco»
Losail (Qatar) 10/03/2024 - gara Motogp / foto Panoramic/Image Sport nella foto: Francesco Bagnaia ONLY ITALY

Intervista di “Repubblica” a Pecco Bagnaia. Il campione del mondo di MotoGp racconta le sensazioni in vista del weekend di Mugello e il suo futuro in Ducati.

Appunto: ieri miglior crono nella prima giornata di libere, anche se poi è arrivata una penalità di 3 posizioni in griglia per il gp di domani.

«Si può scendere ancora di 6 decimi. Però non chiedetemi il record di velocità, perché non sfrutto le scie degli altri: preferisco fare da solo».

Al Mugello però bisogna vincere.

«Fondamentale. Si corre in Italia, e sono a -39 da Martin. Devo  recuperare in classifica, ma senza farmi ossessionare dall’idea».

Domenica scorsa a Barcellona un gp esemplare, dopo la caduta del giorno prima.

«Mai avuto dubbi. Mentalmente sono molto forte. No, niente psicologi. Il segreto è che conosco il mio potenziale: e so di avere le carte in regola per vincere sempre. La moto è fantastica, la squadra anche, fisicamente sono preparato per affrontare qualsiasi situazione. Se qualche ora prima va male, è lo stesso: non dubito mai. Non è arroganza: sono determinato, consapevole».

Ducati deve scegliere il suo futuro compagno nel box. L’impressione è che, fosse per lei, resterebbe Bastianini. Ma Pecco rimarrà per sempre con Borgo Panigale?

«Sono innamorato di Ducati da quando ero bambino, mi trovo benissimo sotto quasi tutti i punti di vista, perché non si può essere d’accordo su tutto, ma mi piace molto quello che stiamo costruendo insieme. La mia ambizione è restarci per sempre. Fino a quando quella armonia, la voglia di stare insieme, saranno le stesse, non me ne andrò. Se un giorno mi accorgessi che questa magia sta finendo, ci penserei su».

Bagnaia: «Sono diverso da com’era Valentino. Riservato. Non cambierò per il pubblico»

Valentino Rossi, suo mentore, dice che gli piacerebbe essere ricordato per aver fatto innamorare di questo sport tanta gente. E lei?

«Vorrei mi ricordassero per la passione e la dedizione che ho sempre messo. Sono molto diverso da com’era Valentino. Lui socievole, estroverso. Io, riservato. E non cambierò per piacere di più al pubblico. Spero che la gente lo capisca e mi apprezzi per quello che sono, per la mia sincerità. Non mi vedranno mai recitare».

Nel mondo oggi c’è chi sta molto peggio, purtroppo.

«Non è facile per me affrontare pubblicamente certi argomenti: ci sono temi che, qualsiasi posizione tu prenda, sbagli. Però lasciatemi dire che quello che sta succedendo nella Striscia di Gaza e in Ucraina è orrendo, orribile. È assurdo che ancora oggi ci siano motivi sufficienti a scatenare una guerra. Siamo davvero fortunati a vivere una realtà così diversa da quella che stanno soffrendo in molti».

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