La posizione non è piaciuta a Palazzo Chigi: nelle ultime ore ci sarebbe stato uno scontro con l’entourage che smentisce di aver avuto un ruolo
Barbano (direttore Messaggero) si rifiuta di fare l’intervista scritta alla Meloni e viene licenziato. Lo scrive Il Fatto quotidiano.
Ecco cosa riporta il giornale diretto da Marco Travaglio.
La trattativa per intervistare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla vigilia delle elezioni europee andava avanti da giorni. Ma qualcosa si era bloccato: la premier, come fa solitamente con tutti i media, aveva chiesto di poterla fare scritta e non a voce. Uscendo dal gergo giornalistico, questo comporta che la testata avrebbe dovuto mandare le domande in forma scritta allo staff della presidente del Consiglio e lei avrebbe risposto in maniera altrettanto scritta, per evitare fraintendimenti. Una cattiva abitudine – comune ormai a politici di destra, centro e sinistra – per evitare la “seconda domanda”, cioè il contraddittorio.
Ma a quella richiesta il direttore del Messaggero, Alessandro Barbano, che si era insediato solo 28 giorni fa, non si è piegato. Nelle ultime settimane aveva chiesto ai giornalisti di evitare interviste scritte. Ma la posizione del direttore non è piaciuta a Palazzo Chigi: nelle ultime ore ci sarebbe stato uno scontro direttamente con l’entourage di Meloni che pretendeva la forma scritta. Lo scontro è stato provocato anche dall’editoriale che Barbano ha scritto ieri non proprio morbido con la premier spiegando che l’europa non si cambia con il “populismo” e che Conservatori e Socialisti devono “collaborare”. Il contrario di quello che dice Meloni, molto irritata.
Barbano licenziato a meno di un mese dal suo insediamento
E ieri pomeriggio, alle 18, dopo un colloquio con l’editore Francesco Gaetano Caltagirone, è arrivata la notizia che ha creato il caos nella redazione di via del Tritone: Barbano è stato licenziato a meno di un mese dal suo insediamento.
(…) La rottura con l’editore sarebbe arrivata proprio dopo lo scontro con la Presidenza del Consiglio per la (mancata) intervista a Meloni, anticipata ieri da Dagospia. Palazzo Chigi però smentisce di avere qualsiasi ruolo nel licenziamento di Barbano: “Non ne sappiamo niente e non eravamo in trattativa per interviste”.