Niente più lanci lunghi, specialità della casa, ma pressing e tanto movimento in attacco. Con lui Darwin Nunez è diventato un goleador e un leader

I successi recenti dell’Uruguay portano “il sigillo di Marcelo Bielsa, incaricato lo scorso maggio di risollevare una nazione storica, tramortita dall’eliminazione nella fase a gironi dell’ultimo Mondiale“. L’Equipe elogia il lavoro di Bielsa che da ct dell’Uruguay sta volando in Copa America e adesso è una delle favorite per la vittoria finale.
Bielsa ha cambiato il Dna dell’Uruguay
Bielsa appena arrivato ha proposto un gioco di rottura rispetto alla tradizione uruguaiana:
“Via blocchi compatti e i lanci lunghi, specialità locale da un secolo, e si fa spazio allo squilibrio. Ora pressano molto alti con intensità. E in attacco vanno veloci si muovono molto. Solo Bielsa poteva riuscirci in Uruguay e chi prenderà il suo posto probabilmente non sarà così intraprendente“.
«È uno stile di gioco diverso da quello che conosciamo – ammette il centrocampista del Real Madrid Federico Valverde – Ma merita tanto rispetto per quello che mette insieme. E anche se con lui il calcio sembra pazzesco, lavoriamo molto sugli equilibri in attacco e in difesa».
Infatti nelle ultime quattro partite ufficiali, l’Uruguay ha subito un solo gol, al termine della partita contro Panama (3-1). Ha sconfitto il Brasile (2-0) e l’Argentina (2-0).
Dopo Godin-Cavani-Suarez, l’Uruguay ha dovuto accelerare il processo di ricostruzione. “Nonostante sia la quinta squadra più giovane di questa Copa America, si basa su dirigenti con esperienza. Una situazione simile a quella vissuta da El Loco Bielsa in Cile, che ha portato Arturo Vidal ed Eduardo Vargas a due titoli continentali consecutivi (2015, 2016)”.
Il miglior esempio del lavoro di Bielsa è Darwin Nunez. “Con Bielsa l’attaccante del Liverpool è diventato un goleador (9 gol nelle ultime sei uscite con la Nazionale), pressa di più e si è trasformato in un leader“.