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Bremer: «Mi aspettavo l’addio di Allegri, ma non ora. La Juve è in ricostruzione, ci servono calciatori più forti»

A Marca: «Quando sono arrivato mi è stato detto che il club era in “ricostruzione”. Tra due/tre anni torneremo a vincere lo scudetto».

Bremer: «Mi aspettavo l’addio di Allegri, ma non ora. La Juve è in ricostruzione, ci servono calciatori più forti»
Mg Torino 06/11/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Inter / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gleison Bremer

Il difensore della Juventus Gleison Bremer ha rilasciato un’intervista a Marca in cui ha parlato delle difficoltà affrontate dalla Juventus negli ultimi due anni.

Bremer: «Mi aspettavo l’addio di Allegri, ma non ora»

La Juventus la scorsa stagione è stata lasciata fuori dalle competizioni europee. Come avete reagito alla notizia negli spogliatoi, dopo averla guadagnato sul campo la qualificazione?

«Era la mia prima stagione alla Juve, ero appena arrivato, non è stato facile. Non abbiamo vinto nulla, ma penso che abbiamo fatto una buona stagione, che ci ha permesso di entrare in Champions League, ma, sfortunatamente, siamo stati esclusi a causa di un problema finanziario. Non è stata una situazione facile perché in una settimana ci sono stati portati via 10 punti, poi altri ci sono stati restituiti. Lì, Allegri ha giocato un ruolo molto importante. Ci disse: “Dobbiamo fare la nostra parte”. Ed è quello che abbiamo fatto».

Quest’anno c’è stata la squalifica di Pogba e la sanzione a Fagioli per scommesse…

«Anche questa stagione è stata un po’ atipica. Sono due giocatori di alto livello e due persone che apprezzo. Pogba, per quanto non fosse al 100% , ogni volta che giocava era importante. Non ho capito cosa sia successo con lui. Qualcosa di simile è successo con Fagioli. È come un fratello per me, abbiamo passato molto tempo insieme e, fortunatamente, ha potuto giocare di nuovo nell’ultima parte di stagione. È un peccato perché, con tutto il gruppo a nostra disposizione, non posso dire che saremmo stati campioni d’Italia… ma avremmo lottato per lo scudetto.»

È rimasto sorpreso dall’addio di Allegri?

«Nessuno avrebbe potuto aspettarselo, nemmeno lui, che se ne sarebbe andato così. Forse potevo immaginare che sarebbe andato via un giorno, ma non così. Non spetta ai giocatori giudicare. Siamo lavoratori, dobbiamo rispettarlo e guardare avanti. Ho solo parole di gratitudine per lui perché mi ha voluto alla Juve e mi ha aiutato molto a crescere».

Cosa ha significato per la Juventus vincere di nuovo la Coppa Italia dopo tre anni?

«Quando sono arrivato mi è stato detto che il club era in ‘ricostruzione’. Siamo riusciti a vincere e penso che siamo sulla strada giusta. C’è stato solo un cambio di allenatore e di gestione, ma abbiamo tutto per continuare a crescere. Tra 2-3 anni lotteremo per lo scudetto. Cristiano Giuntoli è arrivato dal Napoli e, al suo primo anno, è riuscito a vincere un trofeo qui. Siamo una buona squadra, ma ci mancano alcuni pezzi fondamentali. Abbiamo giovani di prospettiva e abbiamo bisogno di calciatori più bravi. Penso che la prossima stagione, giocando in Champions League, il club farà rinforzi importanti e questo ci aiuterà a lottare per il titolo.»

Per le persone che non ti conoscono, come ti descriveresti come calciatore?

Bremer: «Sono un difensore veloce, forte fisicamente e con una buona lettura di gioco. Direi che questi sono i miei punti di forza. Sono in Italia da sei anni, penso sia la migliore scuola per un difensore, e parlo molto con Chiellini, che mi aiuta tanto. Amo fare gol e restare concentrato per aiutare la squadra».

Con quali aspettative arriva il Brasile in Copa America?

«Abbiamo una grande squadra e l’obiettivo è vincere il torneo».

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