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Briatore in Formula 1 è il ritorno dell’aria cattiva, perché Domenicali lo ha permesso? (Faz)

Indignazione per il suo ruolo nell’Alpine. Fu squalificato a vita per il crashgate l’imbroglio che fece perdere il Mondiale a Felipe Massa

Briatore in Formula 1 è il ritorno dell’aria cattiva, perché Domenicali lo ha permesso? (Faz)
Azerbaijan Grand Prix, Baku 22 - 25 June 2017 24.06.2017 - Flavio Briatore (ITA) PUBLICATIONxNOTxINxUK Azerbaijan Grand Prix Baku 22 25 June 2017 24 06 2017 Flavio Briatore ITA PUBLICATIONxNOTxINxUK

Flavio Briatore torna in Formula 1 come consigliere esecutivo dell’Alpine. Ed è un ritorno che fa storcere il naso a molti, specialmente all’estero. Tutti parlano dello “scandalo Crashgate”, della squalifica a vita comminata a Briatore (poi ridotta a interdizione fino al 2013). Il Crashgate è l’imbroglio che fece perdere il Mondiale a Felipe Massa in favore di Hamilton.

Briatore torna in Formula 1 nell’Alpine, ma nessuno dimentica lo “scandalo Crashgate”

I tedeschi de La Faz scrivono:

Probabilmente ha bisogno di essere presentato alle generazioni più giovani. Nel 1989 la Benetton lo promosse a capo dell’omonima scuderia di Formula 1. Ingaggiò Michael Schumacher, vinse due titoli mondiali e più tardi si ripeté come capo della squadra Renault con Fernando Alonso al volante. Si dimise a settembre 2009, con una squalifica a vita dagli sport motoristici per frode. Ciò che ne resta è Singapore 2008: Nelson Piquet Jr va a sbattere con la Renault contro il muro, provocando l’ingresso della safety car. Ed ecco che Alonso, il protetto di Briatore, si porta in testa dopo il suo pit-stop anticipato; lo spagnolo vince, partendo dal 15° posto in griglia. Passò un anno prima che si capisse che l’incidente fu provocato intenzionalmente: Piquet e l’ingegnere Symonds ammisero di essere stati manipolati. 

Briatore afferma ancora di non saperne nulla. L’innocenza personificata. Si diceva persino che avesse contatti con la mafia. Ma nessuno osava mettere in dubbio la sua posizione dominante. Oggi sorgono due domande: perché Stefano Domenicali, con 30 anni di esperienza in Formula 1, ha permesso a Briatore di essere al suo fianco? E perché la filiale della Renault Alpine si fida di un uomo che è fuori da questo mondo da 15 anni e afferma di non avere idea di cosa stesse succedendo all’epoca? Oggi Briatore va contro il progresso della Formula 1, rappresenta il passato da “aria cattiva”.

Anche gli spagnoli di El Mundo parlano della scommessa del Ceo De Meo che sicuramente farà più scalpore rispetto a quanto accaduto nell’Alpine negli ultimi anni:

All’età di 74 anni, quasi 16 anni dopo essere stato bandito a vita, Flavio Briatore torna in Formula 1. Una controversa scommessa personale di Luca de Meo, Ceo della Renault, dopo lo scandalo Crashgate. Si concentrerà sulla “ricerca di talenti” e la consulenza su alcune “questioni strategiche”. La polemica della sua nomina sta proprio in queste ultime, dopo quanto accaduto a Singapore nel 2008. Negli ultimi quattro anni, De Meo ha preso alcune decisioni molto importanti con l’Alpine. Dal cambio del nome della scuderia, all’assunzione di dirigenti come Laurent Rossi, Marcin Budkowski, Otmar Szafnauer, Brumo Famin. A ciò si aggiunge ora la scommessa su Briatore, quella con il maggior rischio a livello di immagine. Si pensa ci possa essere in futuro anche una vendita della scuderia, in cui Briatore potrebbe assumere un ruolo da protagonista.

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