Al CorSport: «Come donna non voglio essere discriminata, ma nemmeno favorita. È capitato però che gli uomini siano stati privilegiati»

Il Corriere dello Sport intervista Fedrica Brignone, campionessa italiana di sci. La Brignone ha a cuore la questione ambientale, parla della parità di genere e del suo sogno di competere alle Olimpiadi di Milano-Cortina.
Brignone: «Sulla questione femminile bisogna continuare a tenere alta l’attenzione»
Venerdì riceverà un premio che riconosce l’eccellenza delle donne, non solo come atleta ma anche come esempio per i giovani.
«Ne sono orgogliosa. Sulla questione femminile abbiamo fatto dei passi avanti ma bisogna continuare a tenere alta l’attenzione, anche se non sono una sostenitrice delle quote rosa. Ognuno deve meritare il suo posto nel mondo: e se sono 100 donne a meritare un impiego o un lavoro, è giusto che lo ottengano in 100. Come donna non voglio essere discriminata, ma nemmeno favorita».
Brignone e gli stereotipi nello sport?
«Non ricordo di averne mai subiti. A volte è capitato però che gli uomini siano stati privilegiati, di sicuro non guadagniamo gli stessi soldi ma qualcosa inizia a muoversi. Ad esempio la Federazione internazionale ci premia con le stesse cifre».
«È l’Olimpiade in casa e la sogno, ovviamente. Ma non ho cambiato idea: non ci andrò solo per il gusto di esserci. Non ho più 20 anni e per continuare questa vita bisogna avere motivazioni altissime, perché è sempre più tosta. Ma ora ho ancora voglia di sputare sangue».
«Mi insulto da sola. Per un errorino mi sono detta: “non fare la femminuccia, non si scia così”»
Federica Brignone, campionessa di sci, ha poca pazienza con se stessa. Lo rivela al Fatto Quotidiano durante una lunga intervista in cui la sciatrice si racconta:
«Non sono mai andata a una scuola privata, parlo quattro lingue e leggo. Sono una persona con tantissima energia, malata e appassionata di sport e movimento».
Federica Brignone non ha certo un carattere facile:
«Con gli altri sono più permissiva, comunque troppo esigente. Penso sempre di esagerare. Un paio di settimane fa ero in allenamento, a ogni giro ho tirato di più e per un errorino mi sono insultata: “Non fare la femminuccia, non si scia così”»