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Buffon: «In rosa ci sono cinque, sei elementi che fanno parte del gotha del calcio europeo e anche mondiale»

In conferenza: «Questa è una nazionale sottostimata ma secondo me è molto competitiva. Oltre a un ottimo gruppo, abbiamo anche le individualità»

Buffon: «In rosa ci sono cinque, sei elementi che fanno parte del gotha del calcio europeo e anche mondiale»
Skopye (Macedonia) 09/09/2023 - qualificazioni Euro 2024 / Macedonia del Nord-Italia / foto Image Sport nella foto: Gianluigi Buffon

Nella prima conferenza stampa dal ritiro in Germania dell’Italia, sono intervenuti Buffon e Di Lorenzo, difensore e capitano del Napoli. Buffon, capo delegazione dell’Italia, ha iniziato la conferenza parlando della sue sensazioni e di come vede questa Italia ai blocchi di partenza di Euro2024.

Buffon: «Questa è una nazionale sottostimata»

Prima di Di Lorenzo, l’introduzione di Buffon
Come vive l’avvicinamento all’Europeo?
«Avevo molta curiosità dei miei sentimenti e su come mi sarei preparato a questo appuntamento. Da quattro cinque giorni, saranno riflessi incondizionati, le sensazioni che vivo sono analoghe. Il grado di adrenalina, tensione, lucidità sulle cose aumenta in maniera notevole rispetto ai primi giorni. Ci tengo a dare il mio piccolo contributo, ci tengo che tutti noi possiamo fare cose belle».

«Questa è una nazionale sottostimata ma secondo me è molto competitiva, prima di tutto per lo spessore umano dei ragazzi. Questa è la cosa che mi ha sorpreso di più. Il loro atteggiamento, quello di chi con grande umiltà si mette a disposizione della linea guida dell’allenatore e delle federazione. Ci sono quattro, cinque, sei elementi che facciano parte del gotha del calcio europeo e anche mondiale. Questo significa che oltre a un ottimo gruppo, che è fondamentale, abbiamo anche le individualità che consentono di poter fare una bella competizione».

Su Donnarumma e Vicario. Farai un salto nei ricordi a Duisburg?
«Penso che Duisburg lo lasciamo tra i ricordi. Molte volte il ricordo è molto più bello rispetto al contraccolpo della realtà. Gigio penso sia un punto fermissimo e di forza della nostra squadra. Contro la Bosnia una parata eccezionale. Questo ci dà ulteriori sicurezze, garanzie di poter essere competitivi anche quando nella sfida puoi essere messo alle corde perché sai che dietro hai un baluardo solido. Su Vicario confermo la crescita, affidabilissimo, è un portiere che sta vivendo una parabola eccezionale. L’esperienza in Premier gli ha fatto fare uno step ulteriore. Ricordiamoci anche di Meret che non è l’ultimo arrivato. L’Italia ha disposizione una fucina di talenta come non si vedeva da tantissimi anni».

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