Spalletti ha avuto poco tempo per plasmare una Nazionale a sua immagine e somiglianza e nel test di ieri contro la Bosnia si è visto
Capello: l’Italia è ancora un cantiere aperto, Donnarumma e Frattesi le certezze. Lo scrive in un articolo per la Gazzetta dello Sport.
Scrive Fabio Capello:
L’1-0 della Nazionale alla Bosnia ci mette in viaggio per la Germania con un paio di certezze in valigia: difenderemo il titolo conquistato nel 2021 con un Donnarumma formato Wembley e con un Frattesi in più nel motore, sempre pronto a colpire, da titolare o da subentrato non fa differenza. Il resto, però, lascia spazio a qualche riflessione. Perché è vero che vincere aiuta a vincere, ma a meno di una settimana dal nostro debutto all’Europeo ho l’impressione che questa Italia sia ancora un cantiere aperto. Spalletti ha avuto poco tempo per plasmare una Nazionale a sua immagine e somiglianza e nel test di ieri si è visto: non c’è ancora un gioco ben codificato e gli azzurri si sono espressi più per tentativi che per fluidità di manovra, la coordinazione difensiva non sempre ha funzionato come dovrebbe e un paio di disattenzioni hanno rischiato di mandare in gol gli avversari. Solo un Gigio al top ha evitato la beffa con due grandi interventi, uno per tempo.
Capello: «Conte è l’uomo adatto per il Napoli, ma la convivenza con De Laurentiis sarà difficile»
Fabio Capello, presente al Festival della Serie A, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media (tra cui Tuttomercatoweb) commentando il mercato allenatori e l’Italia di Spalletti.
Gli allenatori italiani dominano in Europa.
«È un momento molto buono per il calcio italiano, soprattutto questi ultimi due anni. Siamo in competizione con gli spagnoli, che vincono i campionati, in Inghilterra e in Germania, fortunatamente c’è Carletto (Ancelotti, ndr) che tiene alto l’onore in Spagna».
Che pensa di tutti questi cambi in panchina?
«Vedremo qualcosa di diverso, vedremo le capacità di questi allenatori emergenti. I nomi di quelli che hanno vinto però non mi sembrano molto giovani, quelli che hanno più esperienza hanno dimostrato di avere tutta la forza di insegnare calcio».
Capello: «Conte darà agonismo e voglia di vincere a tutti»
Chi avrà la sfida più difficile tra Conte e Thiago Motta?
«Entrambi perché Motta deve far tornare la Juventus vincente, non c’è niente da fare, lì partecipare non esiste. Così al Milan e al Real Madrid, quando vinci è qualcosa di normale, non hai fatto un’impresa. Conte deve dare una svegliata ai giocatori che si erano adagiati ed è più interessante. La difficoltà dipenderà dalla squadra che riusciranno a imbastire, ma Conte darà quell’agonismo, quella voglia di vincere ed essere protagonisti a tutti quanti. Credo che Conte sia l’uomo adatto per riportare il Napoli a quel ruolo che aveva dimostrato di poter ricoprire. La convivenza con De Laurentiis sarà difficile però, questo è il tema più importante».
Spalletti è il top player dell’Italia?
«Ha un impegno difficile. Ha fatto una grande cosa dopo che Mancini ha lasciato la Nazionale, ci ha portato all’Europeo, difenderemo il titolo, ma ha avuto poco tempo per insegnare e per imprimere le sue idee. Sarà tutto molto difficile, ma è l’uomo adatto per riportare l’Italia dove manca a livello mondiale perché due rassegne iridate senza gli Azzurri è una cosa molto grave».
Il Milan con Fonseca come lo vede?
«Adesso non si possono fare previsioni, il Napoli ha preso Conte, ma bisogna vedere che giocatori avrà a disposizione. Puoi essere anche il più bravo al mondo, ma se non hai giocatori… Faccio l’esempio della finale di Champions: se le tre occasioni che ha avuto il Dortmund le aveva il Real pensate che il punteggio rimanesse quello di 0-0? Aspettiamo la campagna acquisti delle varie squadre».
Che pensa di Italiano al Bologna e Palladino alla Fiorentina?
«Bisogna vedere chi compra il Bologna, chi vende… Aspettiamo. Sono delle scommesse: Palladino ha fatto bene due anni al Monza, Italiano ha fatto due finali europee. Mi sembrano delle scelte ponderate, ma aspettiamo».