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Costantino Vitagliano: «Volevo essere solo e soltanto il più bello di tutti. Per un periodo ce l’ho fatta»

Al Corriere.it: «Negli anni d’oro con le chat telefoniche in un anno ho fatturato un milione di euro. Le fan chiamavano un 899 e parlavano con me, mi ascoltavano»

Costantino Vitagliano: «Volevo essere solo e soltanto il più bello di tutti. Per un periodo ce l’ho fatta»

Il 10 giugno Costantino Vitagliano, il tronista più famoso di “Uomini e Donne” compirà  50 anni, il Corriere.it lo ha intervistato.

Quanto ha guadagnato negli anni d’oro?

«Tanto. Basti dire che per sfizio mi sono comprato di botto una Bentley da 250 mila euro, che avevo sei-sette case. Non riuscirei a quantificare. A un certo punto le richieste erano troppe, l’agenzia per limitare le serate ha alzato il cachet al massimo andando oltre i diecimila euro per un’ora. E invece di diminuire le domande aumentavano. Ho guadagnato io e fatto guadagnare gli altri».

Oggi quanto costa avere Costantino a un evento?

«Molto meno di allora, ovviamente. Duemila euro più le spese per 90 minuti. Però posso scegliere».

Prima non poteva?
«Volevo fare tutto. In pratica non dormivo».

«Per sei, sette anni ho vissuto a mille. Lavoravo sempre, non staccavo mai. Pensavo solo a girare, piacere, farmi pagare. Intorno al 2007 ho iniziato a cedere. Mi dava fastidio pure sentire il mio nome, guardarmi allo specchio. Un giorno sono svenuto tra gli spasmi. È iniziato il tour negli ospedali, gli esami erano a posto. In verità erano attacchi di panico, un malessere che ancora non si comprendeva: sei strano, reagisci che non hai niente! Ho staccato la spina

Cosa ha fatto?

«Sono partito. Sono andato anche negli Usa. Un grosso network televisivo americano mi ha raggiunto e mi ha proposto un programma: dovevo andare sulle spiagge, inviato tra i ragazzi. Ho risposto no».

Perché era sovraccarico?

«No, perché ero stupido. Non uscivo dalla logica del guadagno. Sarebbe stato un balzo internazionale però in Italia incassavo di più. Mi avrebbero dato in un mese quello che da noi prendevo in qualche giorno. Solo con le chat telefoniche in un anno ho fatturato un milione di euro».

Ci spieghi le chat telefoniche.

«Le fan chiamavano un 899 e parlavano con me, mi ascoltavano. A volte raccontavo la mia giornata, cosa facevo, cose normali».

Oggi la sua vita è molto cambiata da quando gli hanno diagnosticato una malattia autoimmune. Le cure però sembrano funzionare. «Navigo a vista».

Il bilancio dei 50 anni?

«Positivo, ho realizzato tutto quello che desideravo da ragazzino».

Che era?

«Essere il più bello. Non il calciatore, non altro: erano gli anni 90 e volevo essere solo e soltanto il più bello di tutti. Per un periodo ce l’ho fatta. Guardavo la tv, vedevo vestiti di lusso, macchine, vacanze: sono nato in periferia da una famiglia semplice e avevo fame di tutto. Volevo fare un sacco di soldi».

 

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