Al Corsport. “Gli attribuiscono virtù taumaturgiche. Sarebbero i primi ad abbandonarlo al suo destino in caso di disgrazia”
Italo Cucci sulle pagine del Corriere dello Sport avverte il ct dell’Italia Luciano Spalletti, stia attento ai facili complimenti di commentatori e analisti televisivi. Adesso lo lodano come il Messia venuto a salvare il calcio italiano ma lo abbandoneranno alla prima disgrazia.
Sapientoni e acrobati attribuiscono a Spalletti virtù taumaturgiche. Il ct stia attento
Scrive Cucci:
L’ottima e autorevole collega spagnola Cristina Cubero, vicedirettrice del Mundo Deportivo, che ha appena detto «se parliamo di giornalisti quelli sportivi sono i migliori. Metti un collega di Politica in Sport e non sa da dove cominciare, ma metti un collega di Sport in qualsiasi altra sezione e se la cava sempre. Sempre».
Però. Però ci sono i Sapientoni e gli Acrobati che attribuiscono a Spalletti – il quale non ne ha bisogno – virtù taumaturgiche purtroppo intercettate dal Demonio. Dicono che egli abbia un Gioco Speciale per questa Nazionale e che non lo tradirà neppure in caso di altre diavolerie spagnole perché – se ben capisco – trattasi della Verità Rivelata. Finalmente. Perché prima di lui, purtroppo, la panchina azzurra è stata evidentemente occupata da mestieranti e favoriti dal destino. Se ho ben capito Spalletti, a differenza di Bearzot e Lippi – e mettiamoci anche Mancini – nominati dalla Federazione, e pur vincenti, sarebbe invece stato scelto e nominato per volontà della Critica per le sue peculiari qualità tecniche aborrendo le mistificazioni tattiche.
Dico a Spalletti – che ai tempi della Roma mi redarguì benevolmente perché avevo pubblicamente lodato lo spunto ‘olandese’ del suo gioco – di stare attento ai laudatores d’attualità che en cas de malheur lo abbandonerebbero al suo destino. Fermo restando ch’è meglio esser soli che male accompagnati.