Il ct croato non l’ha presa bene: “Siamo una piccola federazione. Quanti falli e interruzioni ci sono stati per recuperare otto minuti?”
Il complotto. E’ dura sopportare un gol a 10 secondi dalla fine, all’ottavo minuto di recupero. E così alla fine Zlatko Dalic, ct della Croazia, esplode: “Siamo piccoli, una piccola Federazione. Non possono essere concessi otto minuti di recupero. Ciò ha sicuramente influito sul risultato. Non so da dove l’arbitro abbia preso quegli otto minuti. Sono cinque anni che parlo di come si comportano la Uefa e la Fifa, ma nessuno mi ha ascoltato. E così sembravo ridicolo. Non possono esserci otto minuti di recupero. Quanti falli e interruzioni ci sono stati per recuperare otto minuti?”.
Poi però fa anche autocritica: “Non è una scusa. Contro l’Albania avevamo tutto in mano e anche adesso. Abbiamo preso due rigori e li abbiamo sbagliati. Ma mi dispiace e mi fa male che nessuno ci rispetti. Questo non era il nostro torneo. I tifosi sono ricomparsi, in Germania sono venuti centomila croati. Grazie per questo. Siamo orgogliosi. Ma il motivo per cui non siamo andati oltre è in noi. Non puoi subire gol al 98′, devi tenere la palla se necessario”.