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De Siervo: «La Serie A è la prima competizione in Europa. Vincono soggetti diversi, quindi siamo più interessanti»

Al Festival della Serie A: «La Supercoppa e la Coppa Italia hanno obiettivi commerciali diversi. I cambi di allenatore? Un elemento di maggior forza»

De Siervo: «La Serie A è la prima competizione in Europa. Vincono soggetti diversi, quindi siamo più interessanti»
Db Milano 11/01/2023 - presentazione introduzione fuorigioco semiautomatico S.A.O.T / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luigi De Siervo

Al via il primo “Festival della Serie A” a Parma. Ad aprire l’evento le parole del amministratore delegato del massimo campionato italiano Luigi De Siervo. L’ad ha parlato della Serie A come del campionato più bello d’Europa e poi anche della format a quattro squadre della Supercoppa italiana.

De Siervo: «La Serie A ha il vantaggio di essere la prima competizione in Europa»

«La Serie A ha il grande vantaggio di essere una grande competizione, la prima in Europa se la analizziamo dal punto di vista di chi vince. Vincono più soggetti diversi, quindi siamo un campionato più interessante degli altri. Quest’anno c’è stato un altro racconto bellissimo, per come si è svolta la Serie A o per come si è concluso per esempio il cammino dell’Atalanta, che ha battuto un soggetto che aveva dato 17 punti in classifica alla finalista di Champions e 27 al Bayern. Il nostro è un campionato dove festeggiano non solo grandi città e grandi club, ma anche grandi piazze e campanili che si sentono parte integrante di questa festa».

Sulla Supercoppa e le final 4:
«È in progetto bello, che sta crescendo. La Supercoppa è un evento rivolto prevalentemente all’estero, dal ’93 raccontiamo al mondo quanto è importante il calcio italiano. Con la Coppa Italia a Roma, invece, parliamo direttamente all’Italia. Sono due coppe con obiettivi commerciali diversi».

De Siervo ha anche commentato il valzer della panchine in Italia:

«È una fase bella, con tanti cambi di direzione tecnica. Se cambi l’allenatore, cambiano assetto, strategie… Intorno agli allenatori si crea un progetto sportivo, quindi mi aspetto squadre che giocano in maniera diversa, un elemento di maggior forza. Il nostro del resto è un Paese di grandi allenatori, sia in Italia sia all’estero. Pensate a Maresca che ha appena firmato col Chelsea».

Infine, un commento sulla promozione del Parma:

«Il Parma ha fatto un grande campionato, ha scelto di lavorare sulla programmazione e si è ripreso la Serie A con un progetto pluriennale. L’ha raggiunta in modo sostenibile e stabile. Noi stessi cerchiamo di far lavorare le proprietà perché arrivino nel massimo campionato nel momento di maturità, così da restarci a lungo».

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