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Donnarumma si sta vendicando, era un Lamine Yamal e l’Italia l’ha trattato da traditore (Marca)

Anche la stampa spagnola ci rinfaccia il livore mediatico di quando “Dollarumma” lasciò il Milan per andare al Psg. Era un “venduto”, ora è il nostro eroe

Donnarumma si sta vendicando, era un Lamine Yamal e l’Italia l’ha trattato da traditore (Marca)
Italy's goalkeeper #01 Gianluigi Donnarumma reacts after the UEFA Euro 2024 Group B football match between Spain and Italy at the Arena AufSchalke in Gelsenkirchen on June 20, 2024. (Photo by KENZO TRIBOUILLARD / AFP)

“Gianluigi Donnarumma a 25 anni ha attraversato tutti gli stati d’animo possibili. Discusso, segnalato, amato e ammirato, Donnarumma usa gli Europei per regolare i conti con il passato e con la critica“. E la stampa spagnola, di rimbalzo, usa Donnarumma per rinfacciare all’Italia il suo trattamento.

“Se l’Italia è agli ottavi lo deve soprattutto alla prestazione di questo portiere che era un Lamine Yamal tra i pali – scrive Marca – perché a 16 anni era già il portiere del Milan. Quella precocità era un avvertimento che la pressione lo avrebbe accompagnato in ogni intervento. A quel modo di vivere non poteva che opporre il suo corpo alto 1,96″.

“La partita contro la Croazia ha certificato che Donnarumma, in una squadra dove non ci sono molti riferimenti, è un pezzo fondamentale. Ha parato un rigore contro Modric un minuto prima che il croato segnasse l’unico gol croato e ha sostenuto la sua squadra perché un altro gol contro sarebbe stato letale.
La sua prestazione si aggiunge a quella esibita contro la Spagna, quando ha parato come una piovra per evitare la disfatta contro i tiri di Pedri, Morata, Ayoze… L’ha battuto solo Calafiori”.

“Al momento, il portiere italiano è il secondo più attivo nel torneo con 12 parate, dietro solo a Mamardashvili, il portiere del Valencia che ha costruito un muro nella porta della Georgia e che finora ha effettuato 15 parate. Questa parte dolce della sua carriera non ne copre altre più spiacevoli. Donnarumma ha dovuto dare il cambio alla porta azzurra con un semidio, un altro Gianluigi, Buffon, campione del mondo nel 2006 e prototipo di carisma nella professione. A 17 anni e sei mesi Donnarumma esordisce con la maglia dell’Italia, record per il portiere. Nel 2021 lo attendeva il suo primo Campionato Europeo con la fase finale disputata in Inghilterra. L’Italia fu proclamata campione. In semifinale è stato il muro contro cui si è scontrata la Spagna di Luis Enrique. Ai calci di rigore ha fermato il tiro di Morata. Nella finale contro l’Inghilterra si è ripetuto e il portiere ha fermato il tiro di Bukayo Saka”.

Però “la sua carriera stava per essere offuscata in quei mesi in cui non rinnovava il contratto con il Milan, una telenovela che durava dal 2017. La chiamata del PSG lo sedusse tanto da lasciare l’Italia senza lasciare nemmeno un euro nelle casse della sua squadra. Con quel passo è diventato un demone per i tifosi rossoneri”. Erano i tempi di “Dollarumma

“La vita di Donnarumma al Psg non è facile. Da portiere di una squadra fatta per vincere con Messi, Mbappé e Neymar, paga i fallimenti della sua squadra nell’assalto alla Champions League. I detrattori non hanno dimenticato la sua prestazione nella famosa sfida contro il Real Madrid. Al Bernabéu gli è mancata la forza contro Benzema nell’azione che ha dato il via ad un’altra magica rimonta del Real Madrid”.

“La Svizzera attende sabato agli ottavi. Il portiere italiano sa già come percorrere quella strada per vincere il titolo. Sarebbe la nuova rivincita per Donnarumma, il portiere che non otterrà mai consensi“.

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