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Dovbyk e Gimenez segnano tanto e guadagnano poco: c’è vita oltre Lukaku (Corsport)

Il Napoli ha il piano B e C se non arrivasse il belga: l’ucraino del Girona e il messicano del Feyenoord hanno ingaggi alla portata del club

Dovbyk e Gimenez segnano tanto e guadagnano poco: c’è vita oltre Lukaku (Corsport)
2023 archivio Image Sport / Calcio / Ucraina / Artem Dovbyk / foto Imago/Image Sport ONLY ITALY

Dovbyk e Gimenez segnano tanto e guadagnano poco: c’è vita oltre Lukaku. Lo scrive il Corriere dello Sport con Fabio Mandarini.

Lukaku c’è, è lì, è in cima alla lista del dopo Osimhen, per il momento ancora ipotetico ma centrale per sbloccare il mercato degli attaccanti, però il suo non è mica l’unico nome. Non potrebbe, non si può. Bisogna sempre, e comunque, crearsi alternative, il piano B, C e anche D. Come Dovbyk, il Pichichi della Liga, il capocannoniere del torneo, il trascinatore della sorpresa di Spagna chiamata Girona: 24 gol in 36 partite, l’identikit del centravanti che piace a Conte dall’alto dei suoi 190 centimetri di altezza per 76 chili di muscoli. Un bomber di razza, l’ucraino, ma anche un giocatore valutato i 40 milioni della clausola rescissoria inserita nel suo contratto in scadenza nel 2028. Parametri più che sostenibili, altroché, anche sotto il profilo dell’ingaggio: 1,2 milioni netti a stagione di base più i bonus; 2,5 lordi. Artem Dovbyk compirà 27 anni il 21 giugno, è reduce da un’annata pazzesca, ha fiuto e fame: tante carte giocare, insomma.

Scadrà nel 2027, invece, il contratto di Santiago Gimenez, centravanti argentino, nato a Buenos Aires ma cresciuto in Messico per ragioni professionali della sua famiglia: suo padre Christian si trasferì a Città del Messico per giocare con il Cruz Azul e lui, alla fine, ha acquisito la cittadinanza messicana e oggi gioca nella nazionale di Lozano e Ochoa. Dicevamo: Gimenez è un altro uomo dai parametri appetibili, stipendio base da 900mila euro a stagione, 23 anni e un bel po’ di gol nel carnet dell’ultima Eredivisie: 23 reti, 26 contando anche la Champions (doppietta contro la Lazio) e l’Europa League (gol contro la Roma). La sua valutazione è più o meno quella di Dovbyk, ma non c’è clausola e si può trattare. Lo ammirano in tanti, come Artem l’ucraino e Lukaku.

Il Girona ritiene Dovbyk incedibile: su di lui c’erano Napoli e Juventus (As)

Artem Dovbyk è stata la rivelazione della Liga: acquistato dal Dnipro per circa 8 milioni, al Girona conta ora 20 gol in campionato ed è il capocannoniere. Il Napoli lo sta monitorando da qualche settimana come sostituto di Victor Osimhen, anche la Juventus è interessata al centravanti ucraino. Il Girona ha però avvisato il suo entourage, Aleksey Lyundovskiy, che lo ritengono incedibile.

Secondo quanto riportato da As:

La stagione di Dovbyk non è passata inosservata alle grandi squadre d’Europa. Il Napoli e la Juventus stanno tenendo d’occhio l’attaccante per la prossima finestra di mercato. Lyundovskiy ha informato i dirigenti del Girona delle proposte che ha ricevuto finora, ma il Girona ritiene Artem Dovbyk incedibile e vorrebbe restasse ancora nel club catalano per un’altra stagione. L’ucraino ha un contratto fino a giugno 2028.

Bisognerà capire se davanti ad un’offerta economica irrinunciabile, il club allenato da Michel lo lascerà partite.

Il centravanti ucraino vale circa 30 milioni

Il Napoli sta seguendo con attenzione la situazione degli attaccanti in Europa, poiché Osimhen e uno tra Raspadori e Simeone andranno via. Tra i nomi, spunta l’ucraino del Girona Artem Dovbyk.

Tuttomercatoweb scrive:

Nelle ultime settimane il Napoli ha seguito con attenzione Artem Dovbyk, che giocherà il prossimo Europeo con la maglia della nazionale ucraina. Comprato un anno fa per poco meno di 8 milioni di euro, ora la valutazione è intorno ai 30 milioni; non è una trattativa impossibile per quello che, probabilmente, dovrebbe essere il deputato per il dopo Osimhen. Il Napoli rivoluzionerà il proprio attacco in estate. Via Osimhen al 100%, forse via anche Simeone. C’è poi Raspadori che, comunque, è stato pagato 26 milioni per il riscatto poco tempo fa, dunque sarà a carico, a bilancio, per una ventina di milioni. 

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