Era dalla finale degli Europei 2008 che la Spagna non chiudeva una partita con meno possesso dell’avversaria. Giovedì contro la Tik-Italia
S’è arrevotado el mundo, ci verrebbe da scrivere. Se il New York Times scrive del ritorno della Tik-Italia, oggi El Paìs elogia il nuovo corso della Spagna, “senza il culto del pallone”. Giovedì c’è una strana sfida a tradizioni invertite, dunque.
Era dalla finale degli Europei del 2008 contro la Germania (1-0) che la Spagna non chiudeva una partita con meno possesso dell’avversaria: 46%. Da allora sono passate 136 partite. Poi è arrivata la Croazia, che ha chiuso perdendo 3-0 con il 54% di possesso palla. Vuoi vedere che… si stanno chiedendo in Spagna.
Rodri aveva già avvertito del cambio di paradigma prima dell’esordio contro la Croazia. “Lo stile? È quello che ti porta a vincere, né più né meno. Non capisco gli stili. Ogni rivale è diverso e gioca in modo diverso. È un errore pensare che uno stile ti porterà a vincere. Devi adattarti ai diversi momenti e rivali”.
Sembra passata una vita dalla Spagna eliminata eliminata contro il Marocco ai Mondiali dopo aver tenuto palla per il 77% del tempo con 1.019 passaggi. Luis Enrique fu cacciato.
Alla sua prima apparizione, De la Fuente ha anticipato quello che un anno e mezzo dopo si sarebbe visto allo Stadio Olimpico di Berlino, scrive El Paìs: “Ho il mio copione e applicherò le mie sfumature. Mi piace dominare il gioco, correre negli spazi… dobbiamo interpretare l’aggiornamento che sta vivendo il calcio”. Ed è così che la Spagna ha giocato contro la Croazia.
“Se abbiamo giocatori con la velocità di Lamine, Nico, Ferran o Ayoze non ha senso mollare quelle opzioni. I calciatori sanno che in quel tipo di gioco siamo anche molto pericolosi“, ha esultato De la Fuente, dopo la vittoria. Secondo il suo staff il piano era andato perfettamente: la Spagna ha dominato, contrattaccato, si è divertito e anche sofferto. “Gli avversari ora sanno che possiamo far loro del male con il possesso palla, con attacchi più elaborati e posizionali, o anche, se ci danno delle opzioni, corriamo molto veloci”.