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Freuler la tocca piano: «Non abbiamo paura dell’Italia. Poi noi siamo andati in Qatar, loro no…»

Il centrocampista svizzero del Bologna: «Quel 3-0 all’Olimpico nel 2021 ci è servito. I favoriti sono loro, ma siamo contenti se ci reputano tali».

Freuler la tocca piano: «Non abbiamo paura dell’Italia. Poi noi siamo andati in Qatar, loro no…»
Mg Bergamo 03/10/2021 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Milan / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Remo Freuler

Il quotidiano svizzero in lingua italiana Corriere del Ticino riporta le parole di Remo Freuler per il match tra Svizzera e Italia di Euro2024; il centrocampista ha trascorso molti anni nella penisola, vestendo prima la maglia dell’Atalanta e attualmente quella del Bologna.

Freuler: «Quel 3-0 nel 2021 contro l’Italia ci è servito. Poi noi siamo andati in Qatar, loro no…»

«Naturalmente non è una partita come le altre per il sottoscritto. In Italia ho costruito la mia carriera, trovando pure un Paese ideale dove trascorrere la vita con la mia famiglia. Sabato, tuttavia, non ci sarà tutto questo amore. È un ottavo di finale e per i sentimenti non ci sarà spazio».

«Sono dispiaciuto per Riccardo [Calafiori] che non ci sarà, davvero. Mi sarebbe piaciuto affrontarlo all’Olympiastadion. Sabato la sfida sarà Svizzera contro Italia. Non Bologna contro Italia. Il nostro sistema di gioco e la filosofia non cambieranno. La fase a gironi suggerisce che siamo sulla strada giusto. Anche se ora serve fare un altro passo avanti».

Ha dichiarato sull’Italia:

«Parliamo di una Nazionale che non muore mai. Ad attenderci è una partita bella e speciale. La situerei nella top 3 tra quelle disputate in Nazionale. Soprattutto, però, ci attende una partita difficile. I favoriti sono chiaramente gli azzurri. E ben venga se si credono tali».

All’Olimpico, nel 2021, non c’era stata storia:

«Se abbiamo imparato da quel 3-0? Beh, direi proprio di sì. Noi, poi, siamo andati al Mondiale in Qatar. Loro sono rimasti a casa».

Le ambizioni della Svizzera per questo Europeo:

«Fare bene nella prima parte del torneo è importante. Le partite che fanno la differenza, quelle in grado di cambiare la dimensione di una nazionale, tuttavia, sono altre. Ma non ho paura. E la Svizzera non ha paura dell’Italia».

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