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Gattuso se ne va in Croazia, allenerà l’Hajduk Spalato

Dopo i disastri al Valencia e al Marsiglia, prova a ripartire dalla periferia del calcio europeo. Giocherà la Conference League

Gattuso se ne va in Croazia, allenerà l’Hajduk Spalato
Olympique de Marseille newly appointed head coach, Italy's Gennaro Gattuso gives a press conference during his official presentation in Marseille, southern France, on September 28, 2023. (Photo by Nicolas TUCAT / AFP)

Gattuso va in Croazia, allenerà l’Hajduk Spalato. Avrà un contratto fino al 2026. Va nel campionato croato non propriamente il centro del calcio europeo.

L’Hajduk è arrivato terzo in campionato, alle spalle della Dinamo Zagabria (che ha vinto) e del Rijeka secondo.

Gattuso era fermo dal 20 febbraio quando è stato esonerato dal Marsiglia. In precedenza aveva risolto il contratto col Vaklencia che dopo di lui si è salvato. Prima ancora, il Napoli. Con l’Hajduk giocherà la Conference League.

“Il tramonto di Gattuso”, se ne accorge anche la Gazzetta (settembre 2023)

Meglio tardi che mai. Dopo anni e anni di articolesse (non solo della Gazzetta) su uno degli allenatori mediaticamente più sopravvalutati della storia del calcio, si comincia ad aprire gli occhi. E la Gazzetta – dopo il Lione che gli ha preferito Grosso – dedica una pagina all’ex tecnico anche del Napoli col titolo: “il tramonto di Gattuso”. E ancora: “Dieci anni di panchine sbagliate. Il telefono non suona più”.

È il tecnico che meglio e più di altri mediaticamente ha sfruttato l’amichettismo neologismo coniato da Fulvio Abbate. Adesso sembra che anche i giornalisti si siano arresi alla realtà.

Male col Milan, male col Napoli (una Coppa Italia ma anche un settimo e un quinto posto), il brusco addio con la Fiorentina,i tifosi del Tottenham che non lo volevano, malissimo a Valencia dove la squadra si è salvata senza di lui.

Oggi scrive Furio Zara:

Ringhio non ringhia più. Sta in attesa, a mollo, aspetta una telefonata e certo che chiamano, ma il numero è quello di un altro. L’ipotesi Lione si è sgonfiata subito, in panchina andrà Fabio Grosso. Ci avevano pensato, a lui. Poi ci hanno ripensato. Excusez nous, ci scusi Ringhio, lei non fa per noi. A 45 anni compiuti e nel mezzo del cammin della sua vita da allenatore, Gennaro Gattuso risulta appesantito da un’ombra di incompiutezza, con una carriera che – le scelte sbagliate, gli inciampi qua e là, gli obiettivi sfumati – si è arenata.

Nel salto da un prima a un dopo, Gattuso è però atterrato in una landa inattesa, dove il fallimento è una delle opzioni a chiedere la tassa.

A dieci anni dalla sua prima panchina l’emergente Gattuso non è più tale e non è ancora – o non più – un allenatore di prima fascia. Forse si tratta solo di fare un passo indietro per prendere meglio la rincorsa, forse avrà un’altra occasione e si rilancerà.

 

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