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Götze: «60 tifosi del Dortmund vennero all’allenamento solo per insultarmi, stavo andando al Bayern»

A Zeit: «Mio figlio è nato troppo presto ed è stato tre settimane in terapia intensiva. Ho cambiato completamente vita»

Götze: «60 tifosi del Dortmund vennero all’allenamento solo per insultarmi, stavo andando al Bayern»
Mg Francoforte (Germania) 21/02/2023 - Champions League / Eintracht-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Victor Osimhen-Mario Gotze

È esploso al Borussia Dortmund, poi il destino si è messo contro di lui e Mario Götze ha dovuto riformulare le sue ambizioni. Ha toccato il cielo con un dito con la Germania segnando il gol vittoria in finale del Mondiale nel 2014. Da lì in poi una carriera già avviata sulla via del tramonto soprattutto per problemi fisici. Il tedesco ha rilasciato un’intervista a Zeit. A 32 anni e dopo aver disputato una grande stagione nelle file dell’Eintracht, racconta alcuni dei momenti più delicati della sua carriera.

Götze: «Guardiola aveva una doppia personalità, cambiava se si giocava in Bundes o in Champions»

A fine 2012-2013, trapelò la notizia del suo passaggio dal Borussia Dortmund al Bayern Monaco. Trasferimento che dai tifosi del Dortmund non fu accolto con molto entusiasmo. A differenza di Lewandowski, che arrivò al Bayern come a parametro zero, Götze permise al suo vecchio di club di guadagnare qualcosa dalla sua cessione. Questo però non è bastato ai tifosi:

«Non dimenticherò mai che un giorno 60 tifosi vennero al nostro allenamento solo per insultarmi. Avevo 20 anni e decisi di andare al Bayern. Solo dopo, analizzando con distacco, ho potuto comprendere quelle reazioni».

Il suo gol che permette alla Germania di diventare campione del mondo è il momento più alto della sua carriera. Ma dopo, la pressione iniziò a farsi sentire.

Non è mai riuscito a diventare quello che aveva promesso a Dortmund.

«Se non fossi partito titolare per due partite, per me sarebbe stata la fine del mondo. Dopo essere rimasto in panchina, tornavo a casa e mi mettevo a correre per due ore», confessa il tedesco“.

Al Bayern è stato allenato da Guardiola:

«La sua tensione era enorme. Si vedeva una netta differenza nel suo comportamento a seconda che si trattasse di giocare una Bundesliga o una Champions. Era due persone diverse».

Nel 2017 gli è stato diagnosticato un problema metabolico che lo ha portato a perdere improvvisamente la forma fisica adatta. «Era il segno che avevo preteso troppo dal mio corpo. Non lo lasciavo respirare, lo pretendevo come se fosse un robot e non potesse funzionare».

Dopo il ritorno e la conclusione con il Dortmund, decide di andare al Psv. In quel momento, era il periodo del Covid, Götze deve affrontare alcuni seri problemi familiari. «Il mio contratto con il Dortmund era appena scaduto, è scoppiato il Covid e per la prima volta nella mia vita sono rimasto tre mesi senza club. Poi mio figlio è nato troppo presto ed è stato tre settimane nel reparto di terapia intensiva. Poi ho avuto una prospettiva completamente nuova. Niente è più importante della salute della mia famiglia».

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