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Il Mondiale per club è un format ancora immaginario, una situazione ridicola (Le Parisien)

L’intervista di Ancelotti ha aperto una falla. Tra sponsor, accordi commerciali, pericolo infortuni, è un carrozzone che rischia di saltare

Il Mondiale per club è un format ancora immaginario, una situazione ridicola (Le Parisien)
FIFA President Gianni Infantino delivers closing remarks during the 74th FIFA Congress in Bangkok on May 17, 2024. The 74th FIFA Congress is taking place in Bangkok with member associations voting on a range of issues including confirmation of the host nation or nations for the 2027 women's football World Cup. (Photo by Manan VATSYAYANA / AFP)

“La situazione farebbe sorridere se non fosse fondamentalmente ridicola”, scrive Le Parisien a proposito del Mondiale per Club, mentre l’intervista (in parte smentita) a Carlo Ancelotti rimette in pagina la notizia. La notizia, di cui ha scritto anche il Napolista, è che il Mondiale della Fifa naviga a vista, ed è in alto mare.  Il giornale francese scrive di format “ancora immaginario”.

“Fin dalla sua formalizzazione, questa nuova formula ha suscitato polemiche su polemiche”. E l’intervista data e poi smentita da Ancelotti e dal Real Madrid è il sintomo di una “situazione grottesca che illustra la confusione che regna all’interno dei club“.

“Un anno prima della competizione, il bilancio è lungi dall’essere finalizzato. Sebbene la Fifa puntasse a 4 miliardi di dollari di entrate dai diritti televisivi, secondo una stima del New York Times non supereranno il miliardo di dollari. La nebbia è altrettanto fitta dal lato degli sponsor. Anche i partner storici della Fifa (Adidas, Coca-Cola) restano dubbiosi sull’impatto che l’evento potrà generare. Non potendo stimare i propri profitti, la Fifa non ha ancora comunicato ai club l’importo degli assegni che firmerà per loro. Da qui l’uscita di Ancelotti”.

E comunque “non è solo una questione di soldi. Solleva una moltitudine di domande alle quali i club non hanno risposte”. Tra cui: “questa competizione verrà presa in considerazione per la stagione 2024-2025 o 2025-2026? Non è un dettaglio. E i giocatori in scadenza di contratto il 30 giugno 2025, a metà competizione? Gareggeranno solo dal 15 al 30? Oppure i club dovranno proporre delle modifiche al contratto per prolungarlo di un mese?”.

Per esempio: “se la competizione si fosse svolta quest’anno, Kylian Mbappé avrebbe giocato la prima fase con il Psg e la seconda con il Real Madrid?”. E la stessa cosa vale anche per gli accordi commerciali, con gli sponsor.

Ma “l’aspetto più delicato di questa vicenda riguarda la salute dei giocatori. I giocatori sarebbero pronti a scioperare. Questo punto sconvolge allenatori e presidenti di lega, che temono un impatto diretto sulla qualità del loro campionato. Javier Tebas, potente presidente della Liga e Richard Masters, amministratore delegato della Premier League, sono molto preoccupati e intensificano i colloqui con i loro omologhi italiani e tedeschi. La Francia non partecipa al dibattito e per una buona ragione. Nasser Al-Khelaïfi, presidente della potente European Club Association (ECA), sostiene il progetto sin dall’accordo firmato con Infantino nel marzo 2023″.

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