ilNapolista

Il papà di Verstappen: «Christian Horner ha fatto di tutto per escludermi dalla parata delle leggende»

La faida interna alla Red Bull non ha fine. La sfilata delle leggende è un evento annuale in vista del Gp d’Austria. Jos avrebbe dovuto guidare la RB8

Il papà di Verstappen: «Christian Horner ha fatto di tutto per escludermi dalla parata delle leggende»
Red Bull's Dutch driver Max Verstappen (R) and his father Jos arrive before the start of the third practice session ahead of the 2022 Saudi Arabia Formula One Grand Prix at the Jeddah Corniche Circuit on March 26, 2022. (Photo by ANDREJ ISAKOVIC / AFP)

La faida interna alla Red Bull tra il padre di Max Verstappen, Jos, e Christian Horner non ha fine. Jos ha accusato il team principal della Red Bull di averlo costretto a lasciare la parata delle leggende della squadra al Gran Premio d’Austria. “La sfilata delle leggende è diventata un evento annuale in vista del Gran Premio d’Austria, durante il quale i piloti sfrecciano con numerose auto famose sul circuito del Red Bull Ring”, ricorda il Telegraph.

Verstappen senior avrebbe dovuto guidare la avrebbe dovuto guidare la RB8, l’auto della Red Bull che ha portato Sebastian Vettel al suo terzo dei quattro titoli piloti consecutivi vinti con la Red Bull. Ma, secondo Jos, Honer gli ha impedito di partecipare.

«Negli ultimi giorni ho sentito da più parti che Christian Horner ha fatto tutto il possibile per non lasciarmi guidare e per assicurarsi che nulla venisse filmato», ha detto Jos Verstappen al quotidiano olandese De Telegraaf. «Allora penso: “perché non me lo dice in faccia”. Lo trovo molto deludente».

Alla sfilata faranno parte il due volte campione Emerson Fittipaldi,  David Coulthard, Johnny Herbert e Gerhard Berger.

Verstappen: «Horner? Preferirei che queste cose non accadessero all’interno del team»

Il Guardian intervista Max Verstappen, pilota F1 della Red Bull. Più che un’intervista, sembra più l’analisi di quello che Verstappen non dice o dice a denti stretti ad interessare di più. Impossibile non parlare della tempesta mediatica che ha coinvolto la scuderia ma il giovane pilota olandese si mostra più maturo rispetto al passato.

È quasi come se stesse valutando tutto ciò che può e non può dire, sapendo che le sue parole ricevono molta più attenzione che mai in questa stagione. «Più ne parlo, più la gente scrive cose», dice, quasi in tono di scusa. «Scrivi, ne fai una storia e la gente capirà solo piccole cose e così diventa un’enorme tempesta di merda. Sai cosa voglio dire?»“. Ovviamente il riferimento è allo scandalo sessista che ha coinvolto Horner e a tutte le polemiche successive fino all’addio programmato di Newey.

Come è normale che sia, non ha gradito per niente tutta l’attenzione mediatica intorno a Horner, team principal della Red Bull. «Preferirei che queste storie, queste cose non accadessero all’interno della squadra. Dobbiamo solo voltare pagina. Ho un contratto con la squadra, questo è ciò su cui mi concentro. Non sono un politico, non sono qualcuno a cui piace fare il politico. Mi concentro solo sulla performance con le persone intorno a me, cerco di distrarmi, diciamo, dagli aspetti negativi».

ilnapolista © riproduzione riservata