A Večernji list: «Ma hanno un allenatore top, sono ben organizzati. Convinto che faremo uno o due gol. 1-0? Firmo subito»
La Croazia ci crede. Sui quotidiani croati c’è fiducia su una squadra considerata “non vecchia ma esperta”. I croati ci temono più per la capacità del nostro ct di tirare fuori il meglio dai giocatori e sono perfettamente consapevoli che a livello individuale sono superiori a noi. Lo ammette anche Ivica Olic, vice ct della Croazia. La sua intervista al quotidiano Večernji list.
Croazia-Italia, Olic: «Convinto che uno o due gol li faremo. 1-0? Firmo adesso!»
«Gli italiani di oggi non sono nemmeno l’ombra della loro squadra del 2002?» chiede il giornalista riferendosi alla prima partita giocata da Olic contro l’Italia:
«Gli italiani hanno sperato in un risultato positivo contro gli spagnoli fino alla fine della partita, mi aspettavo che facessero di più in attacco, invece hanno creato pochissime occasioni. L’Italia di oggi non è certo quella del 2002, ma questa Italia ha un allenatore top, è ben organizzata. Non hanno la qualità individuale che hanno sempre avuto gli italiani, ma lavorano molto bene come squadra e sicuramente ci aspetta una partita difficile.
Sono convinto che daremo il massimo, che giocheremo ai massimi livelli. Sono particolarmente felice che questa partita si giochi di sera, che però è significativamente diversa rispetto al pomeriggio estivo. Abbiamo qualità, sappiamo cosa ci aspetta, non abbiamo nulla da calcolare, puntiamo alla vittoria. Per noi questa è già la fase ad eliminazione diretta, siamo pronti, abbiamo avuto un giorno di riposo in più, tempo per analizzare, per schiarirci le idee, e già ieri i ragazzi hanno fatto un ottimo allenamento».
Qual è il problema della Croazia?
«Uno dei problemi principali per la nostra situazione in campo è stato che abbiamo subito gol in entrambe le partite. Ti ferisce, soprattutto dopo aver resistito alla pressione iniziale contro gli spagnoli. Allora pensi di avere superato il momento difficile, di poter impostare il gioco in modo diverso, e invece subisci il primo e poi il secondo. Il gol ha dato entusiasmo agli albanesi, sono tornati bassi, hanno difeso in dieci, il campo era asciutto, la palla non girava abbastanza velocemente per noi. Abbiamo giocato lentamente, non abbiamo giocato velocemente, abbiamo cercato spazi sulle fasce…
Tuttavia. Abbiamo dimostrato carattere ribaltando la partita e dominando l’avversario. E il loro gol del 2-2 è stato preceduto da una serie di nostri errori. Ora sappiamo cosa fare. E se non riesci a vincere almeno una partita nel girone, allora non meriti di andare oltre. Abbiamo tanti bravi giocatori in panchina che possono fare la differenza per noi. La partita si gioca 90 minuti, più i minuti di recupero, bisogna stare calmi, non avere fretta, e questa volta prestare molta attenzione. E poi sono convinto che uno o due gol li faremo grazie alla nostra qualità. 1-0 Firmo adesso!»
L’aspetto più pericoloso di questa partita?
«Considerando che molti dei nostri giocatori giocano in Italia, abbiamo analizzato con loro gli italiani e come sono organizzati: tutti sono d’accordo che in realtà sono i migliori come squadra. Il loro allenatore Spalletti sicuramente ne trarrà il massimo. Per questo dobbiamo tornare all’impostazione che avevamo in Qatar, quando abbiamo subito un solo gol nel girone».