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Italia, la vittoria a Euro2020 è stata epica e inaspettata. Ma in Germania i quarti sarebbero un successo

L’analisi sugli Azzurri di The Athletic. “Spalletti ha molto da sistemare” a cominciare da una difesa poco affiatata e dalla ricerca di un vero bomber

Italia, la vittoria a Euro2020 è stata epica e inaspettata. Ma in Germania i quarti sarebbero un successo
Db Roma 17/11/2023 - qualificazione Euro 2024 / Italia-Macedonia del Nord / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Ci crede poco The Athletic nel bis dell’Italia all’Europeo in Germania. “L’Italia è campione in carica dell’Europeo ma, dopo che Luciano Spalletti ha sostituito Mancini lo scorso settembre, sta ancora muovendo i primi passi incerti in una nuova era. La vittoria sarebbe una immensa sorpresa“. Il portale sportivo del New York Times analizza le nazionali che faranno parte di Euro2024. E sull’Italia non nasconde parecchi dubbi:

Spalletti doveva prendersi un anno sabbatico. Ha lasciato il Napoli da campione della Serie A. Sono stati dieci mesi drammatici, per usare un eufemismo, da quando è diventato ct (il riferimento è alla battaglia legale con il Napoli, ndr). Spalletti ha ereditato una squadra che aveva perso in casa contro l’Inghilterra nelle qualificazioni e si era anche ritrovata sotto l’Ucraina nella classifica del girone“. Prima le polemiche su Donnarumma, poi il caso scommesse. Nonostante tutto “ha portato a casa la qualificazione diretta dopo un pareggio a reti inviolate in trasferta con l’Ucraina“, al netto del rigore non fischiato a Mudryk.

L’uomo chiave? Dopo Spalletti, Dimarco

Per The Athletic, l’uomo chiave è Dimarco. “I terzini sinistri tendono a essere i giocatori che quasi di nascosto diventano fondamentali per il gioco dell’Italia. È stato vero per Antonio Cabrini nel 1982, per Fabio Grosso nel 2006 e Leonardo Spinazzola nel precedente Europeo“.

“Agli ultimi Europei l’Italia ha giocato un calcio contrario alla sua cultura. Donnarumma è stato il miglior giocatore del torneo. Nel complesso, è una squadra in transizione e, come è stato per Euro 2016 quando in panchina c’era Antonio Conte, il punto di forza principale deve essere l’allenatore“.

I punti deboli dell’Italia di Spalletti

Spalletti può pure impersonare il Messia venuto da Napoli ma “non sembra il 2006 quando Marcello Lippi contava su Luca Toni, Filippo Inzaghi, Alessandro Del Piero e Vincenzo Iaquinta per i gol al Mondiale“.

Non ci sarà Immobile, Scamacca ha convinto dopo una prima esclusione a marzo e Raspadori, pupillo di Spalletti, non ha giocato regolarmente nel Napoli. C’è Retegui, “ma poi Scamacca ha concluso la stagione come un uomo con una sola missione e il dibattito si è riaperto“.

I problemi più pesanti sono l’infortunio di Berardi e la brutta stagione di Chiesa. “Spalletti ha molto da sistemare. La difesa ha giocato a malapena insieme e a centrocampo è tutto da verificare con la polemica su Fagioli dopo il caso scommesse“.

Vincere gli Europei contro l’Inghilterra a Wembley è stato epico e inaspettato. L’Italia ha però mancato la qualificazione ai successivi Mondiali, la Nazionale è rimbalzata da un estremo all’altro. Spagna e Croazia sono avversarie difficili, eppure a Euro 2012 l’Italia ha iniziato in un girone che comprendeva quelle due squadre e ha raggiunto la finale. Arrivare ai quarti questa volta sarebbe già un successo“.

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