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Konaté sulle elezioni francesi: «Non possiamo permettere che certe persone vadano al potere»

«Mio padre era spazzino e mia madre donna delle pulizie, mi rattristo, perché penso che non diamo il giusto risalto a persone come loro, che hanno offerto un contributo importante alla buona salute della Francia»

Konaté sulle elezioni francesi: «Non possiamo permettere che certe persone vadano al potere»
Cm Bergamo 18/04/2024 - Europa League / Atalanta-Liverpool / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: Gianluca Scamacca-Ibrahima Konate’

All’inizio degli europei Mbappé aveva parlato della situazione votazioni in Francia, mostrando appoggio a Thuram, che ha invitato i cittadini francesi a votare per lottare contro l’estrema destra di Marine Le Pen. Si era detto che ci sarebbe stato anche un comunicato congiunto dei calciatori francesi, ma invece sembra che nello spogliatoio le posizioni non siano tutte condivise. Nei giorni scorsi, il presidente della federcalcio, Philippe Diallo, aveva proclamato la neutralità politica della federazione.

Oggi nella conferenza di presentazione della sfida per gli ottavi il difensore centrale del Liverpool e della nazionale francese Konaté ha risposto alle domande sulla situazione politica francese.

«La situazione mi preoccupa, non possiamo permettere che certe persone vadano al potere, perché costoro vogliono dividere la gente. La diversità è sempre stata la forza della Francia. Io vengo dall’immigrazione e non mi piace come i media e i social network affrontano la questione, perché cavalcano la paura.

Dobbiamo combattere gli stereotipi e i pregiudizi. Se penso ai lavori dei miei genitori, mio padre era spazzino e mia madre donna delle pulizie, mi rattristo, perché penso che non diamo il giusto risalto a persone come loro, che hanno offerto un contributo importante alla buona salute della Francia. E mi dispiace che a parlare di Islam e di immigrazione non siano mai i diretti interessati. Molti francesi ricevono le informazioni soltanto dalla televisione e non posso rimproverarli per questo, perché capisco quanto sia difficile, per loro, distinguere il falso dal vero, la realtà dalla finzione. E altri hanno subito esperienze che li hanno marchiati per la vita. La Francia è un Paese magnifico e sappiate che dietro il colore della pelle c’è sempre un cuore. Invito tutti ad andare a votare, domani. Non dico per chi votare, ma, se ci divideremo, le generazioni future subiranno dei danni».

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